Incrementare il patrimonio boschivo e tutelare la biodiversità in Sicilia. A questo punta il decreto emanato dal comando del Corpo forestale della Regione Siciliana, su proposta del dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Palermo, che aumenta da 108 a 227 i siti di raccolta di materiale forestale esistenti sull’Isola, con l’introduzione di 119 nuovi luoghi certificati come boschi “eletti” a diventare luoghi dai quali sarà possibile raccogliere i semi per la produzione di piantine.
«Questa iniziativa – dice l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – rappresenta un passo fondamentale per la conservazione del nostro patrimonio forestale e per lo sviluppo sostenibile del territorio. Preservare la diversità genetica delle foreste siciliane significa non solo supportare la filiera, come previsto dalle normative nazionali, ma anche favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici in linea con le strategie dell’Unione europea per la biodiversità 2030».
La certificazione delle piantine è uno dei compiti del Corpo forestale e il seme per la loro produzione può essere raccolto solo in luoghi riconosciuti come idonei a preservare le specie autoctone. Con il nuovo decreto si raddoppierà quindi la rete regionale dedicata alla conservazione della biodiversità. Il provvedimento aggiorna anche l’elenco delle specie forestali di interesse regionale che da 52 passano a 101, con l’obiettivo di garantire la tracciabilità e la qualità del materiale di propagazione. Il decreto prevede non solo l’ampliamento dell’elenco e l’individuazione di nuovi siti, ma anche l’aggiornamento di quelli esistenti. Verrà estesa la superficie di 10 siti già operativi e autorizzata la raccolta di nuove specie in diversi luoghi, tra cui per esempio il sito “Valle dell’Anapo”.
«Si tratta di un aggiornamento importante a tutela del patrimonio genetico autoctono delle foreste siciliane – sostiene Dorotea di Trapani, dirigente generale del Corpo forestale – Così facendo si assicura che i semi e le piante usati in riforestazione o vivaismo provengano da fonti controllate e adatte al territorio e allo stesso tempo favorisce l’uso di specie resilienti ai cambiamenti ambientali».
Nelle prossime settimane sarà rilasciata la mappa ufficiale in formato shapefile (GIS) dei siti autorizzati, inclusi i nuovi e quelli ampliati. La cartografia sarà consultabile sul Sif (Sistema informativo forestale) e sul Portale geografico della Regione. Entro la fine del mese prossimo, il Registro regionale dei materiali di base sarà formalizzato con un nuovo decreto.
Il decreto che aumenta i siti di raccolta è pubblicato sul portale web della Regione Siciliana ed è raggiungibile da questo link.
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