Lunedì 12 maggio si è concluso, dopo cinque intensi giorni di attività, il workshop internazionale “Territorial Innovation – Urban Amplifiers”, promosso nell’ambito del programma Erasmus+ BIP – Blended Intensive Programme. L’iniziativa ha visto la partecipazione di studenti e docenti provenienti da sette prestigiose università europee: Università degli Studi di Palermo, Leibniz University Hannover, College of Arts and Design of Barcelona, Estonian Academy of Arts, TU Delft, University of Ljubljana e Università Politecnica delle Marche.
Durante il workshop, organizzato dal Dipartimento di Architettura, i partecipanti hanno esplorato la complessità della realtà urbana di Palermo, confrontandosi con le sue sfide sociali, economiche e ambientali, tipiche delle città mediterranee. In un clima di cooperazione e scambio culturale, i gruppi di lavoro – composti da studenti di tutte le università partecipanti – hanno elaborato proposte progettuali innovative per la rigenerazione del centro storico del capoluogo siciliano.
Le idee presentate hanno interessato quattro ambiti urbani strategici: Vucciria, Kalsa, Gran Cancelliere e Albergheria, puntando a interventi mirati di rigenerazione urbana e umana.
Alla Vucciria, i progetti hanno affrontato il tema della riconnessione urbana, proponendo il riutilizzo creativo degli spazi in attesa di trasformazione e l’elaborazione di una nuova brand identity attraverso il design.
Alla Kalsa, l’equilibrio tra abitanti e turismo è stato il fulcro per ripensare piazza Magione, l’ex Collegio di Santa Maria della Sapienza e le aree abbandonate, con l’obiettivo di creare una rete urbana connessa e funzionale.
All’Albergheria, i progetti hanno messo al centro il mercato di Ballarò, cercando di coniugare le sue potenzialità turistiche con nuove funzioni e servizi per la comunità, promuovendo inclusione e qualità degli spazi pubblici.
Nell’area del Gran Cancelliere, via del Celso e piazza delle Vergini, le proposte hanno valorizzato le connessioni tra luoghi storici e servizi culturali e formativi, riscoprendo il ruolo dell’acqua nella rigenerazione urbana e nella ricostruzione delle comunità locali.
A supporto dell’iniziativa, Acqua Geraci ha affiancato le attività del workshop in qualità di partner territoriale. L’intervento si inserisce nella più ampia strategia di responsabilità sociale e ambientale di Acqua Geraci, da sempre attenta a sostenere progetti di innovazione, crescita culturale e sostenibilità. Questa collaborazione nasce in linea con l’Obiettivo 11 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, volto alla costruzione di città e comunità inclusive, sicure, resilienti e sostenibili, e in coerenza con i principi ESG (Environmental, Social, Governance), che incoraggiano sinergie tra aziende, università e istituzioni pubbliche per affrontare insieme le sfide del futuro.
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