Nella commedia “LE DONNE AL PARLAMENTO”, portato in scena per la prima volta nel 393 a.c. ad Atene, Aristofane traccia un affresco ironico e paradossale della società ateniese allo sbando, fatta di uomini totalmente incapaci di costruire un mondo giusto. Alle donne della città non resta che l’ultima ed estrema possibilità: assumere il potere.
“Aristofane – dice la regista Stefania Sperandeo – non dà alcun giudizio storico, ma utilizza ciò solo come pretesto per farne una commedia grottesca che attraverso la satira e la parodia mira ad offrire una riflessione sul fallimento della classe politica del tempo. Abilissimo drammaturgo, dà voce a tutti, sollevando al contempo questioni che ancora oggi tormentano le società, come le discriminazioni di genere.
Il teatro, – evidenzia la regista – in quanto rappresentazione della società e dell‘impegno civico, si apre a molteplici e diversificate interpretazioni. La nostra versione – conclude – liberamente tratta dal testo originario, è una drammaturgia collettiva attualizzata da elementi di modernità, attraverso un esercizio critico condiviso tra tutti i componenti del gruppo TEATRIBU’.Appuntamento il 15 maggio, ore 18:30 teatro Cicero di Cefalù.
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