Inaugurata lo scorso 7 Maggio la collettiva fotografica “la strada e il quartiere” alla Underfactory Gallery di Segrate dove il fotografo e architetto Pietro Di Girolamo espone le fotografie del suo progetto “Gebel Zghir”sulla città di Gibellina insieme agli artisti Emiliano Sciandra, Stefano Germi e Francesco Fontana. La mostra a cura di Giuseppe Ferraina è dedicata alla Street Photography e Fotografia di Quartiere. Strada e quartiere, sono evocative di istanze dell´immaginario, simboliche, distinte, che si intersecano e talvolta formano un solo corpo.
Le foto dell’artista siciliano ritraggono le sculture “porta del Belice” di Pietro Consagra, “meridiana ed ellittica” di Ettore Colla, “ritmi spaziali” di Carmelo Cappello e “montagna di sale” di Mimmo Paladino.
Ma come nasce il tema fotografico sulle foto di Gibellina? L’artista di padre gibellinese ripercorrendo da giovane le strade silenziose dell’abitato, trasfigura tramite la sua fantasia quegli oggetti solitari trasformandoli in macchine spaziali del futuro. Sono quindi frammenti della memoria che ritornano a vivere nelle sue immagini astratte di uno spazio magico e metafisico. La mostra rimarrà aperta fino al 12 Maggio.
“LA STRADA E IL QUARTIERE”; collettiva a cura di Giuseppe Ferraina di quattro autori dell´Under Factory:
Pietro Di Girolamo @pietro_di_girolamo
Francesco Fontana @francesco.fontana.fineart
Stefano Germi @stefanogermiphotoart
Emiliano Sciandra @emilianosciandrafoto
“LA STRADA E IL QUARTIERE e´ la prima di una serie di mostre dedicate alla Street Photography e Fotografia di Quartiere a cura di Giuseppe Ferraina. Le due parole, strada e quartiere, sono evocative di istanze dell´immaginario (ancor prima o ancor dopo di essere cose reali), simboliche, distinte, che si intersecano e tal volta (molto spesso) formando un solo corpo. La strada e´ un flusso, un fluxus, come un fiume, tal volta un non luogo o logo di passaggio che sfocia in un luogo antropologico, un luogo di condivisione, in cui si riuniscono per vari motivi le persone di una comunita´: il quartiere. In questo ciclo di mostre una parte degli autori espongono i loro lavori di street Photography, mostrandoci il relazionarsi delle persone con l´epidermide del luogo: la strada, in cui il mezzo fotografico diviene il tramite, lo strumento ideale, con cui trasporre la societa´ presa nell´urbano. Un´altra parte invece mostra la condizione personale, propriocettiva, intima dell´autore, una sorta di isola di Robinson Crusoe”.