Nella ricorrenza del Primo Maggio, festa del Lavoro e dei Lavoratori, il nostro pensiero va a tutti i lavoratori, ma anche a chi non ha nulla da festeggiare perché di fatto un lavoro non ce l’ha, a chi lavora in condizioni precarie, a chi lascia la propria terra e i propri affetti alla ricerca di un lavoro che renda dignitosa la vita attestando, a chi rimane per scelta o per necessità a lavorare nella sua terra sempre più condannata a un duro spopolamento, a chi per il lavoro continua a morire. Il tutto nell’enorme calderone delle contraddizioni che riguardano da vicino la nostra Italia, in cui la notizia dei dati record sul lavoro annunciati dal Governo in carica fa pensare, falsamente, a un Paese più che fantastico. Uno Stato in cui, tuttavia, è necessario promettere di stanziare nuovi fondi per la sicurezza sul lavoro che, quindi, innegabilmente manca.
Intanto i sindacati demoliscono le mirabolanti affermazioni del primo ministro Meloni, sottolineando il lavoro povero e la sempre più marcata perdita di potere di acquisto dei lavoratori, mentre i partiti di opposizione accusano chi governa di blaterare, di mentire e di raccontare un paese che non c’è.
Sicuramente c’è poco da stare allegri quando, a tutto questo, si aggiunge il tenace perseguimento dell’obiettivo che sembra convincere più di altri chi governa: l’allineamento pedissequo alla politica degli armamenti e quindi della guerra, quando invece non è più prorogabile tutto ciò che va fatto per contrastare la povertà, il cambiamento climatico e assicurare la pace del mondo.
Intanto il prossimo giugno saremo chiamati a votare per ben 5 referendum abrogativi, di cui 4 in materia di disciplina del lavoro che vogliamo ricordare, su cui sarà fondamentale esprimerci come cittadinanza attiva che non deve lasciare ad un manipolo di politici le decisioni delle proprie sorti.
A livello locale, la Costituente ha portato all’approvazione del Consiglio Comunale la determina sul salario minimo, perché tutto inizia bene dove c’è dignità, mentre dibatte e fa proposte costanti in Consiglio perché si lavori sul piano amministrativo per un paese che non fa eccezione in tema di problematiche legate all’occupazione, e aderisce al comitato referendario castelbuonese per contribuire ad eliminare alcune norme che condannano i lavoratori alla precarietà e allo sfruttamento.
La colossale diga cinese delle Tre Gole non è solo un prodigio ingegneristico. Ha rallentato…
Una recente svolta giurisprudenziale chiarisce che un testamento non è nullo solo per pressioni familiari.…
Dal 2026, l'Agenzia delle Entrate avrà accesso ai dati delle criptovalute. Fine dell'anonimato per Bitcoin…
Attenzione alla nuova truffa SMS sul pedaggio autostradale! Non cliccare il link: è un raggiro…
Scopri chi potrà tornare al mercato tutelato nel 2025, beneficiando di condizioni più stabili. Evita…
Scopri come ridurre spese e consumi in casa senza sacrifici. Gestisci al meglio risorse, energia…