Attualità

Earth Day 2025: a Cefalù il grande globo terrestre del MASCI

Tradizionalmente, la Natura è l’elemento identitario dello Scautismo. Chi dice Scout, dice Natura: è un binomio indissolubile, un legame simbiotico, che, oramai, da quasi 120 anni, accompagna il mondo dello Scautismo, producendo buoni e copiosi frutti. Un rapporto così stretto, così intimo, da essere codificato in una legge: «Gli scout e le guide amano e rispettano la Natura» (art. 6 della Legge scout). Non solo rispetto, dunque, ma anche amore, un amore incondizionato, che non scaturisce da un generico sentimento ecologista, talvolta di facciata o fine a sé stesso, ma che si rifà direttamente alla tradizione biblica, che spinge l’uomo al rispetto della Natura in quanto eco della presenza di Dio tra di noi e specchio della sua infinità bontà creatrice: «Se il rispetto nasce dall’amore – scrive il nostro assistente ecclesiastico don Pietro Piraino – sarà più facile mettere in atto comportamenti coerenti».
Gli Adulti Scout di Cefalù – coerentemente con quanto già fatto nel 2022, quando, in occasione del centenario della fondazione dello Scautismo a Cefalù, piantarono insieme all’AGESCI, nella tenuta Bordonaro, 100 alberi di ulivo in memoria di 100 scout, restituendo così nuova vita ad un fazzoletto di terra devastato negli anni precedenti da un furioso incendio – anche quest’anno, nell’ambito della Giornata mondiale della Terra, hanno voluto far sentire la loro presenza in Città impiantando nello slargo del “Palazzo giallo” , prospiciente la via San Pasquale, un grande globo terrestre “in stile naif”: 150 chili di ferro; 3,70 metri di altezza; 2,5 metri di diametro; una base quadrangolare di 1,90 metri per lato, in cui trovano alloggio 4 pannelli in forex con aforismi che invitano al rispetto e alla salvaguardia della Natura, corredati da altrettanti disegni naif di suor Claudia Bà (1964-2014), una giovane scout del gruppo Gussago 1° (BS) che ha perso la vita mentre si recava in bicicletta al grest dell’oratorio, investita da un auto.
I continenti, di un vivace colore verde, sono tempestati di margherite: fonte di ispirazione è stata una vecchia canzone-filastrocca degli inizi degli anni ’70, considerata una delle prime canzoni ambientaliste in Italia, cantata da un raffinato cantautore, Sergio Endrigo, e scritta da un maestro della letteratura per l’infanzia, Gianni Rodari: nella copertina di quel vecchio disco in vinile era raffigurata proprio una margherita. «Per fare tutto, ci vuole un fiore», recitava la filastrocca: tutte le cose, in Natura, sono intimamente collegate fra di loro ed il fiore, tradizionalmente simbolo di amore, di pace, di amicizia, è indispensabile affinché tutto esista in questo mondo. Il sogno, che non è utopia, perché dipende solo dai nostri comportamenti responsabili e virtuosi, è quello di vedere un bel giorno i nostri continenti tappezzati di fiori e non di plastiche, di rifiuti ingombranti, di rifiuti nocivi e letali, che ammorbano l’aria e appestano la Terra.
L’opera, donata dal MASCI alla Città di Cefalù, non ha alcuna pretesa o velleità artistica, né di ricerca di perfezione stilistica: facendo leva sullo stile naif, immediato e accessibile a tutti, «caratterizzato da una rappresentazione della realtà semplice, ingenua, spontanea, creativa e istintiva […], che utilizza colori vivaci e intensi, che concorrono a creare un’atmosfera magica, giocosa e fantasiosa», l’opera si propone di catturare l’attenzione del passante frettoloso per indurlo a riflettere su tematiche e problematiche ambientali, che spesso sono di difficile percezione. Lo scopo, infatti, dell’opera è quello di rimarcare quanto oggi sia indispensabile prendersi cura delle future generazioni, prendersi cura della nostra “Casa comune” – per usare un’espressione cara a papa Francesco – anche attraverso attività di sensibilizzazione volte a rafforzare e consolidare, sia sotto l’aspetto divulgativo che educativo, una coscienza ecologica collettiva.
Recentemente, il MASCI di Cefalù ha partecipato alla “marcia contro le mafie”, quest’anno simbolicamente tenutasi a Trapani e organizzata dall’associazione “Libera”. Don Luigi Ciotti, leader dell’associazione, ha espressamente parlato di “ecocidio”: «Lentamente stiamo distruggendo il nostro pianeta». Mai, come oggi, è fondamentale rivedere il nostro rapporto con il pianeta Terra; mai, come oggi, è indispensabile riflettere su un nuovo e diverso modello di sviluppo sostenibile a tutela e salvaguardia della nostra “Casa comune”, in nome di una “ecologia integrale” che metta al centro l’uomo.
L’opera, interamente lavorata a mano con fatica e desiderio, volutamente senza l’ausilio di macchinari specializzati e tecniche computerizzate, che l’avrebbero sì resa tecnicamente perfetta, ma omologata, standardizzata, senz’anima, né poesia, è stata realizzata con il generoso sostegno di talune imprese e ditte locali, che meritano il plauso di tutta la Città per senso civico e spirito d’appartenenza alla comunità cefaludese.
Così come avvenuto per il centenario dello Scautismo a Cefalù, con l’installazione nel 2022 di una stele mariana all’altezza del bivio per Gibilmanna, che ha arricchito di significato uno spazio periferico e marginale della Città, valorizzandolo e rivitalizzandolo, con quest’altra opera il MASCI di Cefalù confida fortemente nel suo “effetto domino”: il sindaco Tumminello, presente martedì 22 aprile alla cerimonia di inaugurazione, intenzionalmente semplice e sobria nel rispetto della memoria di papa Francesco, insieme al vice sindaco Lapunzina, all’assessore alle politiche ambientali Mancinelli e all’assessore alla cultura Franco, ha, infatti, annunciato che è già allo studio un intervento di riqualificazione e arredo urbano dello slargo su cui insiste il globo, che è di proprietà comunale, per renderlo uno spazio vivibile per le famiglie, i bambini, gli anziani, trasformandolo, così, da un “non luogo” in un “luogo” fruibile e godibile da tutti. Di questo, per il bene della nostra Città, non possiamo che esserne felici, come scout e come cittadini.

La Comunità MASCI di Cefalù

Nel Giornale di Cefalù un servizio (dal minuto 16) sulla inaugurazione del Globo Masci LINK



Redazione

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