La Costituente esprime soddisfazione per la ripresa del servizio di mobilità assistita ecosostenibile, ad iniziativa della Pro Loco di Castelbuono, riconoscendone il valore sociale per disabili, anziani, turisti e attività commerciali.
Nei mesi scorsi abbiamo criticato duramente la gestione precedente, perché irregolare e non trasparente riguardo la scelta del personale, il costo del servizio e la tracciabilità degli introiti.
Dopo la nostra interrogazione del 26 settembre 2024 il servizio è stato sospeso e il Sindaco, in un comunicato del 31 ottobre, ha dichiarato che “L’Amministrazione comunale e i soggetti interessati non hanno intenzione di avviare un nuovo servizio di trasporto urbano senza aver completato tutti i procedimenti amministrativi necessari per evitare l’ennesima denuncia”, che è anche un’ammissione del fatto che il servizio era stato “avviato senza aver completato tutti i procedimenti amministrativi necessari”. Aggiungeva il Sindaco che “L’operatore del mezzo elettrico ha coperto le sue esigenze lavorative ed economiche grazie ai biglietti venduti, che gli permettevano di alleviare i bisogni familiari”. Affermazioni di una gravità inaudita che ogni cittadino sa valutare.
Oggi la situazione appare cambiata: dai primi di aprile 2025 il servizio è stato affidato alla Pro Loco, la quale ha scelto il personale tramite avviso di selezione pubblica diffuso tramite i canali social, pur potendo fare un affidamento diretto. Ha attivato pertanto le procedure necessarie per l’avvio e ha fissato il prezzo del biglietto tenendo conto dei costi vivi del servizio.
Consapevole che alcuni aspetti dell’attività potranno essere migliorati, la Costituente propone di valutare in futuro una revisione dei costi del servizio, stabilendo tariffe differenti tra residenti, turisti e pensionati, attraverso abbonamenti o formule agevolate, sottolineando che non è mai contro i servizi, ma sempre a favore della trasparenza, della legalità e del rispetto dei diritti di tutti.
Questa vicenda è l’esempio che si può amministrare nel rispetto delle regole e che non è assolutamente vero che “il fine giustifica i mezzi”. Per dare risposte ai cittadini la legalità non deve mai essere soppiantata da procedimenti furbi e antidemocratici.
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