La piccola cittadina Nebroidea, si prepara a vivere uno dei momenti più struggenti e attesi dalla comunità,la Settimana Santa.
Come da programma, si inizia Venerdì 11 Aprile con la Via Crucis per le vie del paese per poi, sabato alle 19 la traslazione del Crocifisso dalla sua cappella sino all’Altare Maggiore.Il calendario delle Celebrazioni, sarà ulteriormente arricchito con la riproposizione, dopo 11 anni, del copione “CHRISTUS”, la sera del Mercoledì Santo 16 Aprile alle ore 21:00.”U Passiu”, come viene tradizionalmente definito, ovvero la messa in scena della Passione di Cristo, sarà ambientato per le vie principali del centro collinare, a cura del Circolo ANSPI Castel Turio.
I momenti più attesi, vissuti con intensità, saranno poi il Giovedì Santo con l’allestimento dei “SABURCHI” e la veglia notturna con antichi canti della tradizione popolare Alcarese, nella Cappella del Crocifisso della Chiesa Madre e quella artisticamente decorata da stucchi settecenteschi della Chiesa San Pantaleone.
Poi, il Venerdì Santo con le sue struggenti Processioni, quella della mattina alle ore 11 con le antiche Confraternite che, col loro “tabbale”, accompagnano a passo di morte, la Reliquia del legno della Croce e il monumentale Crocifisso che verrà traslato nella Chiesa di San Pantaleone.Da qui, alle ore 18, si snoda l’antica e tradizionale Processione dei Misteri, il Crocifisso, la grande urna col Cristo Morto e l’Addolorata, rigorosamente portata dalle donne.La lunga Processione, vede il suo momento più suggestivo, durante la salita al Calvario, per poi scendere e sostare alcuni minuti in Chiesa Madre per la “Predica” declamata dal Pulpito.Poi si riparte, attraversando ancora altre strette viuzze del centro storico, da cui si vedono mani delle persone più anziane, bambini o gente impossibilitata ad uscire che, al passaggio millimetrico del Crocifisso, si sporgono per toccarne le mani.Tutto, si concluderà intorno alle ore 21:30, con il rientro in Chiesa Madre del Crocifisso che, preso tra le braccia dei devoti, viene innalzato con delle corde e ricollocato sul suo altare.