Attualità

Affitti brevi. Aigab: prima di Pasqua una circolare sulla identificazione degli ospiti delle strutture ricettive

Esprime soddisfazione AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi al termine dell’incontro odierno, che fa seguito a quello del 23 dicembre scorso, convocato presso il Viminale dal Ministro Piantedosi sul tema relativo all’ “identificazione delle persone ospitate presso le strutture ricettive”.
“Prima di Pasqua, il Viminale emanerà una nuova Circolare che andrà ad integrare quella del 18 novembre nella quale verranno esplicitati diversi strumenti tecnologici, con diversi gradi di complessità, in modo tale che gli operatori più strutturati potranno utilizzare strumenti più complessi e diversamente host e proprietari che gestiscono da sé il proprio immobile potranno utilizzare strumenti più semplificati” spiega il Presidente Marco Celani, che in questi mesi ha continuato a dialogare con il Viminale ribadendo la richiesta di validare con urgenza il riconoscimento degli ospiti da remoto tramite processi tecnologici come alternativa alla compresenza fisica; processi tecnologici che i gestori professionali di affitti brevi già utilizzano e che sono in grado di garantire il riscontro dell’ingresso degli ospiti nelle case.
“Abbiamo sensibilizzato il Viminale, che ringraziamo per questo nuovo incontro, sulla tempestività necessaria per il varo della nuova Circolare in vista dei ponti di primavera e delle imminenti vacanze di Pasqua, facendo chiarezza rispetto al più corretto uso degli strumenti tecnologici esistenti”, ha aggiunto il Presidente di AIGAB presente al Viminale insieme alle principali Associazioni del settore, come FIAIP e Confedilizia, e piattaforme come Airbnb, Booking ed Expedia.

Nel corso della riunione Celani ha ribadito che l’impatto degli affitti brevi in Italia ha raggiunto un valore di 66 miliardi di euro nel 2024, con un aumento di 10 miliardi rispetto all’anno precedente.
In Italia si contano circa 9,6 milioni di seconde case non utilizzate, di cui 457mila sono promosse con finalità di affitti brevi sulle piattaforme online (dati febbraio 2025) e ne beneficiano direttamente circa 500mila famiglie. Il 96% di queste abitazioni appartiene a singoli proprietari privati.

redazione

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