Società

60 infortuni mortali a gennaio 2025: +33,3% rispetto al 2024

“Nel primo mese del nuovo anno l’emergenza rimane e anzi si aggrava, con 15 vittime in più rispetto a gennaio 2024 (+33,3%). Così la situazione diventa sempre più allarmante. E ciò che maggiormente colpisce in questa nostra mappatura è, da un lato, l’incidenza di mortalità più elevata tra i cinquantenni e sessantenni, seguiti dai giovanissimi e, dall’altro, il più che significativo dato relativo all’incidenza di mortalità dei lavoratori stranieri: più che doppio rispetto agli italiani”.

Il commento giunge da Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, rispetto alla prima proiezione dell’anno sull’emergenza elaborata dal proprio team di esperti e che vede nell’incidenza il vero indicatore di rischio per i lavoratori del nostro Paese.

IL RISCHIO DI MORTE REGIONE PER REGIONE A GENNAIO 2025 DALLA ZONA ROSSA ALLA ZONA BIANCA

A finire in zona rossa a gennaio 2025 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 2 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Umbria, Trentino-Alto Adige, Calabria, Basilicata, Puglia e Piemonte.

In zona arancione: Campania e Veneto. In zona gialla: Lombardia, Liguria e Marche. In zona bianca: Toscana, Lazio, Sicilia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta.

(In allegato e sul sito www.vegaengineering.com/osservatorio sono disponibili i grafici e i dati).

IL FENOMENO INFORTUNISTICO PER FASCE DI ETÀ: A MAGGIOR RISCHIO LA FASCIA COMPRESA TRA 55 E 64 ANNI E QUELLA TRA I 15 E I 24 ANNI

Anche nel primo mese dell’anno l’Osservatorio mestrino elabora l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età. E lo fa sempre attraverso le incidenze di mortalità (per milione di occupati). 

Un dato, quest’ultimo, che continua a essere preoccupante tra i lavoratori che hanno maggiore esperienza; infatti l’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia d’età dei lavoratori compresa tra i 55 e i 64 anni (4,5), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 15 e i 24 anni (2,5).

IL SETTORE DEI TRASPORTI E MAGAZZINAGGIO IL PIÙ COLPITO DAL FENOMENO DELLE MORTI SUL LAVORO

All’inizio del 2025 è il settore dei Trasporti e Magazzinaggio a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 6. Seguono le Attività Manifatturiere e le Costruzioni (4).

La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (23 su un totale di 46).

Il martedì risulta essere il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel primo mese dell’anno (23,9%).

Redazione

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