E alla fine tra un tira e molla(tra albergatori e amministratori)la tassa di soggiorno fu deliberata.Infatti il Comune di Petralia Sottana con delibera del 27 febbraio scorso ha deciso di “approvare per l’anno 2025, per le motivazioni di cui in premessa che espressamente si richiamano, le misure dell’imposta di soggiorno per persona e per pernottamento in € 1,00 (euro uno), in coerenza con la vigente disciplina regolamentare”.
Tutto questo contro il parere della maggior parte degli albergatori locali che già da oltre un anno, quando già si era paventata questa possibiltà espressa dal Comune,si erano detti contrari all’introduzione di questo, seppur, piccolo balzello per chi verrà a soggiornare a Petralia Sottana.E cosi’ dopo la pubblicazione della delibera hanno inviato una nuova lettera all’Amministrazione, in cui si chiede,in sostanza, di revocare la delibera e valutare i costi-benefici di tale operazione.
Va ricordato che,si legge sempre nella delibera, ” Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali …”;
Il gruppo consiliare Unità Cittadina Petralia in merito a questa decisione della maggioranza scrive :”Riteniamo che la misura sia dannosa per il tessuto economico locale e ingiustificata rispetto alla realtà del nostro comune che, a differenza di altre località grandi e piccole e delle città d’arte , vive già notevoli difficoltà nel promuovere il turismo e sostenere le attività economiche connesse. E poiché nessun altro comune delle Alte Madonie ha imposto tale tassa, la decisione dell’amministrazione pone il nostro comune in una posizione di svantaggio competitivo e disincentiva i visitatori che saranno portati a scegliere altri paesi.
Inoltre, contestiamo il metodo con cui tale decisione è stata presa: non c’è stato alcun percorso partecipato con gli operatori turistici e la cittadinanza, ignorando il confronto e il coinvolgimento di chi vive e lavora nel settore. Va sottolineato, inoltre, che questa iniziativa non era presente nel programma elettorale con cui l’attuale sindaco si è presentato ai cittadini, tradendo così la fiducia di chi, tra gli operatori economici e i residenti, aveva sostenuto questa amministrazione con il proprio voto.
È importante ricordare che l’opposizione in Consiglio Comunale ha già espresso il proprio voto contrario a questa misura, riconoscendone l’inadeguatezza e la dannosità per l’economia locale.Ribadiamo quindi la richiesta all’Amministrazione Comunale di ritirare immediatamente tale provvedimento e di aprire un dialogo concreto con gli operatori del settore per individuare alternative più efficaci e condivise per lo sviluppo turistico del nostro territorio”.
E come diceva il mitico Corrado…” e non finisce qui”.
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