In data 27-05-2023, i Consiglieri del gruppo “InnoviAmo Cefalù” avevamo interrogato il Sindaco per sapere “le ragioni per le quali era stata disattivata la discenderia in travi e tavoloni in corrispondenza del lido Beach 12 e se fosse intendimento dell’Amministrazione riattivarla”.
Quella discenderia che, per anni, aveva consentito ai diversamente abili e ai soggetti con difficoltà motorie di accedere all’arenile, si era deteriorata al punto di risultare impraticabile ed indurre l’Amministrazione comunale a rimuoverla. A scriverlo è il consigliere Pasquale Turdo. Il Sindaco sull’intendimento a riattivarla ci aveva risposto che “l’Amministrazione si sarebbe riservata di valutare la progettazione di una nuova discenderia”.
Della problematica – ricorda – si era fatto carico anche l’On. Ismaele La Vardera che il 10-07-2024 aveva presentato un’apposita interrogazione al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica.L’Assessore al Territorio e Ambiente, On.le Avv. Giuseppa Savarino ha così risposto all’interrogazione di La Vardera:“è competenza dell’Amministrazione comunale di Cefalù pianificare nel proprio territorio costiero l’utilizzo del demanio marittimo, anche rispetto agli accessi pubblici, e quindi garantire una adeguata accessibilità alla spiaggia del lungomare di Cefalù, mettendo in atto i necessari interventi relativamente alla realizzazione di tali accessi, in attuazione delle disposizioni normative e nel rispetto delle norme sulla sicurezza delle strutture (es. rampe, discenderie, passerelle, ecc.), ponendo particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e quindi facilitare l’accesso alla spiaggia per i diversamente abili”.Dopo quasi due anni dalla risposta alla nostra interrogazione – dice Turdo – non si hanno notizie della “valutazione della progettazione di una nuova discenderia” che l’Amministrazione si era “riservata” di fare.La mancanza di annunci su facebook ci fa ritenere che, al riguardo, nulla l’Amministrazione ha fatto.Ciò a riprova del disinteresse di Tumminello che lo rende inadempiente nei confronti dei diversamente abili e rispetto all’ art.3 “Accessi al demanio marittimo indirizzi metodologici delle linee guida per la redazione del PDUM” che prevede “percorsi pedonali di accesso conformi alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, mediante progetti di iniziativa pubblica o privata convenzionata” addirittura “ad intervalli non superiori a 150 metri”.
Come l’Assessore regionale ha ritenuto di precisare nella risposta all’interrogazione dell’On. La Vardera.Eppure – osserva Turdo – basterebbe destinare alla sola progettazione di alcune discenderie dal lungomare all’arenile una modesta parte del danaro pubblico che ’Amministrazione Tumminello sperpera in eventi, feste, festicciole, luminarie e vasi.Per realizzarle si potrebbe attingere a fondi regionali.Infatti, come si legge sempre nella risposta all’interrogazione di La Vardera, l’Assessorato Territorio e Ambiente, con D.D.G n. 1592 del 17 dicembre 2024, ha emanato l’Avviso pubblico, aperto ai Comuni – conclude Turdo – per il finanziamento delle proposte progettuali relative agli “interventi destinati al recupero naturalistico degli ambiti costieri delle aree di pregio del demanio marittimo e delle proprie pertinenze” al quale il Comune di Cefalù potrebbe partecipare. A meno che l’Amministrazione Tumminello oltre alle riserve sulla progettazione non ne abbia altre per partecipare all’avviso.