«Nel 2025 – dice Alaimo, coordinatore regionale in Sicilia di Alternativa Popolare, il partito il cui segretario Nazionale è Stefano Bandecchi – assistiamo in tutta l’isola a una carenza idrica che è indegna di un Paese che si definisce “civile”. Oggi, in buona parte del territorio siciliano, un cittadino non può decidere liberamente quando farsi una doccia. Una situazione che mina la dignità e la qualità della vita dei nostri concittadini. Ci chiediamo a che punto sia la riapertura dei dissalatori. Una soluzione annunciata con grande enfasi dalla Regione Siciliana nell’autunno del 2024, ma di cui ad oggi non si hanno notizie. È imperativo che il governo regionale faccia chiarezza sull’avanzamento di questo progetto, che rappresenta una risposta fondamentale e non più procrastinabile alla crisi idrica».
E Ancora: «Alternativa Popolare Sicilia ribadisce il suo impegno nel monitorare la situazione con estrema attenzione. Non lasceremo che l’inerzia e la mancanza di trasparenza prevalgano su un tema così cruciale per il benessere dei siciliani e per lo sviluppo della nostra terra».
«In attesa di risposte concrete e rapide – conclude Alaimo – restiamo a disposizione per collaborare a ogni iniziativa che possa portare a una soluzione effettiva del problema idrico in Sicilia».
«Alternativa Popolare Sicilia – conclude Alaimo – esprime profonda preoccupazione per la persistente carenza idrica che affligge la nostra isola, con particolare attenzione alla critica situazione di Agrigento, recentemente insignita del titolo di Capitale Italiana della Cultura. Nonostante questo prestigioso riconoscimento, i cittadini di Agrigento si trovano a fronteggiare turni di erogazione idrica che si spingono fino a dieci giorni. Una condizione inaccettabile che mette in crisi la quotidianità e l’economia della città»
A dirlo è .