“Dalla mostra al reading poetico”, così il 21 febbraio si è conclusa nella sedeUCAI – Palermo , nella storica Cripta di San Giorgio dei Genovesi il concorso di poesia ispirata alle opere di Gabriella Lupinacci “Asphyxia, ultimo respiro del pianeta’, nella recitazione coinvolgente, nell’energia di un pubblico attento e partecipe.
Sul podio i vincitori del concorso primi classificati nelle diverse sezioni: poeti senior e junior che con il loro talento ed entusiasmo hanno partecipato al contest poetico ASPHYXIA evidenziando la bellezza e la sofferenza del pianeta. Momenti di gioia, emozione, lirismo e commozione.
La poesia si fa musica e attraverso le sue note, si espande e avvolge, sconvolge e rivela, aprendo le porte dell’empatia, dell’umanità, della sensibilità e della tensione morale. Grazie alla straordinaria voce narrante di Silvia Di Blasi, i versi dei vincitori del concorso ASPHYXIA, una poesia per l’ambiente, hanno risuonato con potenza e intensità.
Sul podio, i primi classificati delle due sezioni:
Sezione Junior: Andrea Boccadutri
Sezione Senior: Sandra Guddo e Maria Rita Mutolo (ex aequo)
Durante l’evento di premiazione del contest ASPHYXIA, la poesia, come la pittura, ha rappresentato l’espressione più autentica della creatività e dell’interiorità umana. Essa è diventata riflessione filosofica, liricità esistenziale, facendosi veicolo di emozioni profonde, in grado di illuminare ogni aspetto della vita: un ramo, un oceano, un soffio di vento. Attraverso i versi, la parola si è trasformata in energia capace di scuotere l’animo, nutrire l’identità e la libertà individuale con calici di amore e dolore, fiducia e amicizia.
I versi dei tre vincitori di ASPHYXIA, premiati per essersi mischiati alla bellezza del pensiero visionario, hanno saputo raccontare la fragilità e l’incanto del nostro pianeta, trasformando la parola in impegno e sensibilizzazione.
“Io al centro del raggio di luce/ tra un’estate radiosa e un inverno desolato/
raggiungo il mare della verità e consapevolezza…” versi di Andrea Boccadutri
“…così tra lacrime di terra/spazi siderali e cupi silenzi… precipitano frammenti di stelle
sull’antico pianeta devastato…“ versi di Sandra Guddo
“…ti ridarò all’incanto che incurante ruppi/
quando ti calpestai nel tuo fiorire…“versi di Maria Rita Mutolo