Negli ultimi mesi si stanno presentando allo sportello Federconsumatori di Palermo numerosi consumatori che hanno ricevuto intimazioni di pagamento da parte di società di recupero credito; nel migliore dei casi in forma di lettera, altre volte, nel peggiore dei casi, hanno ricevuto un decreto ingiuntivo.“Si tratta di consumatori che anni addietro hanno sottoscritto dei finanziamenti personali, con banche o finanziarie. A causa della crisi che da anni continua ad attanagliare le famiglie, nel corso del tempo non sono stati onorati, quindi i crediti insoluti sono stati ceduti nell’ambito di una operazione di vendita dei crediti pecuniari “in blocco” ad altre società finanziarie” chiarisce Giulia Calandra, dell’Ufficio Legale dello sportello Federconsumatori di Palermo.
Generalmente, quindi, si tratta di crediti non incassati da banche e finanziarie; alle volte si tratta di crediti risalenti a diversi anni addietro e che, probabilmente, potrebbero essere già prescritti.“La cessione avviene, ai sensi di legge, tramite pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e deve essere comunicata al cessionario (consumatore). Bisogna, però, che il consumatore presti attenzione perché secondo quanto affermato di recente dalla Suprema Corte di Cassazione la pubblicazione in Gazzetta ufficiale da sola non è sufficiente a dimostrare che la società di recupero credito abbia titolo per riscuotere; infatti, deve dimostrare e fornire prova che quello specifico credito che asserisce avere acquistato e che intende riscuotere deve essere indicato nel blocco dei crediti ceduti e, dunque, deve provare la propria legittimazione a riscuotere. In buona sostanza se ciò non viene provato, in base ai precedenti giurisprudenziali, questa società non ha la legittimazione a recuperare i crediti, quindi, i decreti ingiuntivi possono essere annullati” conclude Giulia Calandra.
“Allora, è fondamentale avere chiaro quanto segue: anche se il debito è stato ceduto e pubblicato, la legge stabilisce che la società che cerca di riscuotere i vostri debiti deve dimostrare che il debito che sta cercando di incassare fa parte di quello che ha acquistato. Se non lo fa, la richiesta di pagamento (anche con decreto ingiuntivo) potrebbe essere annullata” sottolinea Lillo Vizzini di Federconsumatori “Diventa importantissimo, nel caso si ricevono le lettere o richieste di pagamento, rivolgersi senza perdere tempo ad un legale. L’Ufficio Legale dello sportello Federconsumatori può aiutare a verificare il reale diritto della società a riscuotere”.Chiamare lo sportello allo 0916173434 per fissare un appuntamento con l’Ufficio Legale.