In attesa di un ritorno in Serie A che i tifosi sperano essere prossimo, il Palermo continua a battagliare per tornare nel calcio che conta. E magari ripetere exploit passati, come la finale di Coppa Italia raggiunta nell’annata 2010/2011. I rosanero, guidati dall’allenatore Delio Rossi, hanno intrapreso un percorso entusiasmante che li ha condotti fino alla finale, un traguardo che mancava dal 1979.
Gli ottavi di finale contro il Chievo
Il cammino del Palermo nella competizione è iniziato il 19 gennaio 2011, negli ottavi di finale, affrontando il Chievo Verona allo Stadio Renzo Barbera. In una partita combattuta, i siciliani sono riusciti a prevalere grazie a un rigore trasformato dal capitano Fabrizio Miccoli al 80º minuto, assicurandosi così un posto nei quarti di finale.
La sfida contro il Parma nei quarti
Nei quarti di finale, disputati il 25 gennaio 2011, il Palermo ha ospitato il Parma. Dopo 120 minuti senza reti, la partita è stata decisa ai calci di rigore. I rosanero hanno mostrato grande freddezza dal dischetto, con realizzazioni di Bovo, Balzaretti, Nocerino, Pastore e Jara Martínez, mentre per il Parma sono risultati fatali gli errori di Crespo e Valiani. Il Palermo ha così conquistato l’accesso alle semifinali con un risultato di 5-4 ai rigori.
La doppia semifinale contro il Milan
In semifinale, il Palermo ha affrontato il Milan, che sarebbe poi diventato Campione d’Italia a fine stagione, in un doppio confronto carico di emozioni. La gara d’andata, giocata il 20 aprile 2011 a San Siro, si è conclusa con un pareggio per 2-2. I rosanero sono andati in gol con Javier Pastore e Abel Hernández, dimostrando grande carattere contro una delle squadre considerate tra le più forti del campionato, così come avviene anche ora nelle quote serie a.
Il ritorno, disputato il 10 maggio 2011 al Renzo Barbera, ha visto il Palermo imporsi per 2-1. Le reti decisive sono state siglate da Giulio Migliaccio al 63º minuto e da Cesare Bovo su rigore al 73º. Nonostante il tentativo di rimonta del Milan con un gol di Zlatan Ibrahimović nei minuti di recupero, il Palermo ha mantenuto il vantaggio, assicurandosi un posto in finale con un risultato complessivo di 4-3.
Il sogno infranto contro l’Inter
La tanto attesa finale si è svolta il 29 maggio 2011 allo Stadio Olimpico di Roma, con oltre 70.000 spettatori presenti, molti dei quali tifosi rosanero accorsi in massa per sostenere la squadra. L’avversario era l’Inter, reduce da una stagione ricca di successi.
La partita è iniziata con entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto, creando diverse occasioni da gol. Tuttavia, al 26º minuto, l’Inter è passata in vantaggio grazie a Samuel Eto’o, che ha sfruttato un assist di Wesley Sneijder per battere il portiere Salvatore Sirigu. Nonostante lo svantaggio, il Palermo ha continuato a lottare, mettendo in difficoltà la difesa nerazzurra in più occasioni.
Nel secondo tempo, il tecnico Delio Rossi ha cercato di dare una scossa alla squadra inserendo Fabrizio Miccoli e Mauricio Pinilla. Tuttavia, al 76º minuto, è stato ancora Eto’o a trovare la via del gol, portando l’Inter sul 2-0. Il Palermo ha reagito con orgoglio, accorciando le distanze all’88º minuto con un colpo di testa di Ezequiel Muñoz su calcio d’angolo. Nel tentativo disperato di trovare il pareggio, i rosanero si sono sbilanciati, concedendo all’Inter lo spazio per il contropiede che ha portato al gol del definitivo 3-1 di Diego Milito nei minuti di recupero.
Nonostante la sconfitta, il percorso del Palermo in quella Coppa Italia rimane un capitolo indimenticabile per i tifosi e per la storia del club. La squadra ha dimostrato determinazione, talento e capacità di competere ai massimi livelli, regalando emozioni intense e riaffermando l’orgoglio di una città intera.