Sport

Dalla Regione oltre un milione di euro per lo stadio Esseneto di Agrigento:ma la squadra si ritira dal campionato

Pubblicato dall’assessorato regionale delle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò, il decreto di impegno definitivo di 1,33 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto di illuminazione ed efficientamento energetico e domotico dello stadio Esseneto di Agrigento. Si tratta di risorse assegnate dallo Stato per la realizzazione dei progetti finanziati con fondi del Piano sviluppo e coesione 2021-2027. 

«Ad un anno dall’annuncio del finanziamento – dice l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò  – oggi con l’accreditamento delle somme si potrà procedere alla gara d’appalto per la realizzazione degli interventi di illuminazione  ed efficientamento energetico nello stadio Esseneto. Sono  interventi che i tifosi attendono da un decennio e che andranno a favorire il lavoro della società calcistica locale, permettendo lo svolgersi delle partite anche in ore serali, così da usufruire di una struttura più moderna, sostenibile e all’avanguardia». 

L’erogazione delle somme sarà ripartita dal 2025 al 2029 e sarà effettuata mediante l’emissione di pagamento a favore del Comune di Agrigento sulla base delle richieste corredate dalla documentazione giustificativa della spesa. I lavori all’impianto di illuminazione, non solo consentiranno di svolgere le gare anche in notturna, ma costituiscono un requisito per disputare le gare delle categorie professionistiche, oltre che per lo svolgimento di eventi all’interno della struttura sportiva.

Intanto ad Agrigento, a seguito della sconfitta interna allo stadio Esseneto contro Sant’Agata, l’amministratore delegato dell’Akragas calcio, Graziano Strano, ha annunciato le dimissioni dell’intero staff tecnico e l’intenzione di ritirare la squadra dal campionato di serie D. Sia Graziano Strano che Francesco Nobile, in conferenza stampa, hanno spiegato tra l’altro che non si tratta di una resa, ma dell’impossibilità a continuare in mancanza dei presupposti necessari, e quindi per evitare conseguenze peggiori. Sarà la proprietà a decidere sul futuro dell’Akragas.

foto e fonte Teleacras

redazione

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