La Figec Cisal Palermo esprime preoccupazione per le nuove minacce nei confronti del giornalista di Repubblica, Salvo Palazzolo, cui è stata rafforzata la vigilanza. “Esprimiamo solidarietà e la nostra vicinanza a Palazzolo,  uno dei cronisti più impegnati nel raccontare il nuovo volto della mafia – sottolinea una nota della Federazione giornalismo editoria e comunicazione – e lo fa cercando di scavare sempre più a fondo, senza lasciarsi intimorire dalle “attenzioni particolari” più volte manifestate già in passato dai boss infastiditi dalle sue cronache.

Segno che il collega fa bene il suo lavoro, offrendo chiavi di lettura nuove e originali che stimolano analisi e riflessioni su una città come Palermo in cui molti segnali fanno temere il ritorno a un passato buio che speravamo di esserci messi definitivamente alle spalle”.

Dalla Cgil Palermo solidarietà a Salvo Palazzolo, alla redazione di Repubblica Palermo e ai giornalisti impegnati nell’affermare una libera informazione.

“Le minacce a Salvo Palazzolo si incrociano paurosamente con un generale abbassamento dei livelli di guardia nella lotta alla mafia e coincidono con le scarcerazioni dei boss mafiosi condannati, che in una città come Palermo rappresentano una potenziale minaccia per tutti i cittadini e soprattutto per i più esposti, come i giornalisti, in questo caso come Salvo Palazzolo, autore delle inchieste sui boss scarcerati tornati in circolazione – afferma il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulo – L’intreccio tra economia illegale, politica e mafia, a Palermo oggi è più forte che mai, come hanno dimostrato tante recenti indagini. E tutto questo è frutto di una combinazione che mette insieme proprio le norme che hanno prodotto la scarcerazione dei detenuti per fatti di mafia, il calo di tensione nella lotta a Cosa Nostra e il calo dell’impegno della società civile. Parlare di mafia oggi nella nostra città sembra come parlare del passato più che del presente”.