“La cronaca della città di Palermo ci restituisce, ancora una volta, una storia giovanile intrisa di disagio dove droga e violenza sessuale si uniscono nel racconto drammatico di un sabato sera in cui una giovane ragazza riesce a fuggire dal reparto di Neuropsichiatria infantile (Ospedale Di Cristina di Palermo) dove era ricoverata, per poi farvi ritorno nella notte, dopo aver subito violenza e non solo ” . Lo ha detto la presidente del Movimento italiano per la gentilezza Natalie Re, commentando la notizia della giovane ragazza vittima di violenza sessuale dopo essere fuggita dal reparto di Neuropsichiatria infantile (Ospedale Di Cristina di Palermo) e costretta all’uso di droghe.
“Ci troviamo di fronte ad una realtà – aggiunge Re-in cui si registra un intreccio di plurivulnerabilità oggettive che stanno conducendo i giovani a comportamenti disturbati, ad atti di autolesionismo, ed anche ad istinti suicidari. Il MIG in sinergia con l’OIGEC sono pronti a far rete in percorsi di ascolto, intervenendo in azioni dedicate alla sensibilizzazione su temi importanti che non possono essere sottovalutati e che passano dall’alfabetizzazione alla Gentilezza, alle emozioni ed al perdono. Siamo già al lavoro – conclude – per presentare l’agenda dedicata ai percorsi di alfabetizzazione emotiva ed alla gentilezza inerenti al progetto regionale “Sicilia Gentile”.
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