“L’emergenza è iniziata alle due e mezza di notte quando è stato lanciato l’allarme dalla nave Tirrenia alla capitaneria di Porto, per un passeggero che accusava dolore toracico. Coadiuvati dalla centrale operativa, siamo saliti a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera. La nave si trovava a 40 miglia da Ustica, diretta a Palermo da Napoli”.
Il racconto è dell’infermiere del 118 Giuseppe Menzo che, domenica notte, a bordo del mezzo della Guardia Costiera, ha raggiunto con la dottoressa Liliana Figlia la nave per prestare soccorso al passeggero.“E’ stato un salvataggio molto movimentato. Il mare era mosso, non è stata un’operazione semplice ma ci siamo affidati all’abilità degli agenti della guardia costiera – racconta l’infermiere Giuseppe Menzo, operatore 118 del bacino Palermo-Trapani e iscritto alla Fp Cgil Palermo – L’uomo è stato prelevato dalla nave e portato a bordo della motovedetta dove con la dottoressa abbiamo fatto l’elettrocardiogramma e gli abbiamo somministrato la terapia. Quindi siamo rientrati a Palermo e dopo essere sbarcati in capitaneria, abbiamo trasportato il paziente in ambulanza al Buccheri La Ferla”.
“Il 118 svolge servizio aereo e su mezzo gommato, nella nave non c‘è lo spazio d’appoggio per l’elicottero e quindi siamo andati noi via mare con la guardia costiera – spiega Menzo – Il paziente poteva deambulare. Il sospetto infarto per fortuna, facendo l’ecocardiogramma, è stato escluso. E’ stata un’esperienza bellissima. Nel 2016 ero già salito a bordo delle navette della guardia costiera a Lampedusa per un progetto di primo soccorso ai migranti che lanciavano sos nel Mediterraneo”.