Attualità

Viola il divieto di avvicinarsi all’ex,in manette 24enne

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo mantiene alta l’attenzione e l’impegno nella lotta alla violenza di genere, in particolare nei confronti di tutte quelle fasce considerate più deboli e nei confronti delle vittime di abusi maturati spesso nel contesto familiare.  

I militari della Stazione di Torretta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di un 24enne, palermitano, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti in famiglia.

La vicenda ha inizio a settembre quando, una donna, stanca delle continue violenze e dei maltrattamenti subiti tra le mura domestiche da parte dell’ex compagno, avrebbe trovato la forza e il coraggio di chiedere aiuto, rivolgendosi ai Carabinieri della Stazione di Torretta che, dopo aver raccolto il drammatico racconto della vittima e formalizzato la denuncia, sono tempestivamente intervenuti delineando a carico dell’uomo un grave quadro indiziario che ha consentito l’emissione da parte G.I.P. di Palermo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione ed ai luoghi frequentati dalla persona offesa con braccialetto elettronico.

Successivamente l’uomo, incurante della misura in atto, avrebbe continuato a perseguitare l’ex compagna, braccandone gli spostamenti e violando ripetutamente il divieto di avere qualsiasi tipo di contatto con la donna, arrivando perfino a minacciarla di morte attraverso l’invio di messaggi e vocali. Per l’indagato le manette sono scattate in flagranza di reato quando, i militari della locale Stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, passando davanti l’abitazione della donna già considerata obiettivo sensibile, hanno notato la presenza del 24enne, intento ad offendere e minacciare l’ex compagna, contestualmente all’attivazione del braccialetto elettronico e all’alert diramato dalla centrale operativa.

Le continue violazioni della misura cautelare e l’arresto in flagranza di reato hanno fatto sì che si aprissero le porte del carcere per il presunto stalker nei confronti del quale i militari, hanno potuto eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del Tribunale di Palermo.

redazione

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