Ultimo week end delle feste natalizie in cui migliaia di turisti hanno affollato(quelli che sono riusciti a raggiungere la località)Piano Battaglia innevata e in una giornata di sole che ha spinto tanta gente ad andare sulla neve.

Ma già dalle 11 di stamattina il Comune di Petralia Sottana aveva diramato un comunicato in cui si sconsigliava di di percorrere la Sp 54, la strada che da Petralia Sottana porta a Piano Battaglia,in quanto troppo “ingolfata” dal traffico veicolare.Il fondo stradale va detto,è libero dalla neve anche se è obbligatorio avere le gomme da neve o catene. Gli impianti di risalita sono tutti aperti cosi come il campo scuola.

«Il caos che si è creato stamattina, spiega il sindaco di Petralia Sottana, Piero Polito,(nella foto) non è stato dovuto alle auto senza catene in quanto si transita in entrambe le carreggiate anche senza e che già nei giorni scorsi sono state liberate: abbiamo avuto un afflusso di auto mai visto in questi anni a Piano Battaglia. Abbiamo fatto un filtro, ma non è riuscito a bloccare le tante auto che adesso con difficoltà stiamo facendo scendere. Siamo riusciti ad ottenere il numero chiuso per i pullman,aggiunge il sindaco ma dopo quello che accaduto oggi è urgente anche un numero chiuso anche per per le auto.Sappiamo che non è facile ma diventa indispensabile. Già da domani, lunedi 6 gennaio, il filtro si troverà più in basso sulla strada sp 54 che da Petralia porta a Piano Battaglia e quindi non consentiremo, purtroppo, a tutti di raggiungere Piano Battaglia».

Molti i commenti sui social su quanto è accaduto,ma tra i tanti vi riportiamo questo che è sicuramente propositivo. “Sperimentato direttamente ma non credo nelle limitazioni, abbiamo una risorsa straordinaria che va resa fruibile sia per i turisti che per noi locali. Le soluzioni sono sempre le stesse: parcheggi e navette. Ovviamente sono servizi che vanno pagati a prezzi ragionevoli ma che permettano investimenti per una migliore fruibilità. Il turista e il visitatore non vanno visti come un problema ma come una risorsa.”

“Forse, per rilanciare l’economia del territorio, scrive un altro lettore,è giunta l’ora per la Regione e per la città metropolitana di istituire un’autorità sovracomunale che gestisca Piano Battaglia, che trasformi un disastro in risorsa diffusa.”

“Mi domando, scrive un’altra lettrice, dove sono le istituzioni del territorio e anche fuori dal territorio. Le Madonie e Piano Battaglia rimangono naturalmente un territorio di rara bellezza. Ma da sempre abbandonate da tutti. E soltanto pochi coraggiosi credono ancora che tutto cambierà. Viva le Madonie.”