Oggi sono 10 anni dalla scomparsa del bluesman partenopeo.Sicily è uno dei pezzi jazz strumentali più conosciuti di Chick Corea, inventore della fusion (ho seguito un suo concerto ai tempi dell’Università a Costanza di Germania). Nel 1993 diventò grazie ad una rivisitazione di Pino Daniele (che ho avuto modo di intervistare a Bagheria) una delle canzoni più amate del cantautore napoletano, pubblicata nell’album ‘Che Dio ti benedica’. “Sono riuscito a farla diventare una canzone- dirà Pino Daniele in una intervista – ad esprimere così il mio pensiero su una terra che ho sempre amato”. Con il brano “Sicily”, Pino Daniele dedica una dolce serenata alla terra di Sicilia miscelando sonorità jazzistiche e della bossa nova con il timbro mediterraneo che lo contraddistingue. La canzone, nel 1993, vale la Targa Tenco per la famosa esibizione insieme a Chick Corea. Fantastico il testo: “Un posto ci sarà per questa solitudine, perché mi sento così inutile davanti alla realtà. Un posto ci sarà fatto di lava e sole dove la gente sa che è ora di cambiare.
Un posto ci sarà dove puoi alzarti presto, il giorno finisce per dispetto e haje voglia di alluccà. Che un posto ci sarà dove si pesca ancora e il mare porterà una storia nuova. Io son pazzo di te ‘e chesta furtuna, Sicily terra e nisciuno. Un posto ci sarà per essere felici, cantare a squarciagola e dici tutt’ chell’ ca vuo’ tu. Un posto ci sarà dove si spera ancora, la gente porterà una storia nova. Io son pazzo di te ‘e chesta furtuna… Sicily, terra ‘e nisciuno”.
S.F.