Sul sito Internet istituito dal ministero del Turismo,come riporta Repubblica, è possibile monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento nei vari territori.Le regioni in cui è stato rilasciato il maggior numero di Cin sono la Toscana (54.148), il Veneto (48.751), la Lombardia (48.469), il Lazio (40.254), la Puglia (36.722) e la Sicilia (35.418). Inoltre, il sito offre ai turisti la possibilità di verificare l’autenticità di ogni singolo codice.
La sanzione applicabile, a partire da oggi 2 gennaio 2025, varia da 800 a 8.000 euro in caso di strutture o immobile privi di Cin e da 500 a 5.000 euro in caso di mancata esposizione del Cin all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura o di mancata indicazione del Cin in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato. È inoltre prevista una sanzione da euro 500 a euro 5.000 a carico dei soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e dei soggetti che gestiscono portali telematici, da applicarsi in caso di mancata indicazione del Cin in ogni annuncio.
“Il Cin nazionale – spiegano gli albergatori – sarà utilizzato anche sul fronte della trasparenza fiscale. La legge di bilancio 2025, in vigore da ieri, ha infatti previsto l’indicazione del Cin nelle dichiarazioni fiscali e nella dichiarazione unica nonché nelle comunicazioni concernenti le transazioni effettuate sui portali, che gli intermediari devono inviare annualmente all’Agenzia delle Entrate”
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