Per poter assumere il ruolo di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è necessario seguire un apposito corso di formazione. La durata minima di tale corso può variare in base a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale, la quale può stabilire anche un eventuale ampliamento dei contenuti minimi e la durata degli obbligatori corsi di aggiornamento.

La formazione e gli argomenti trattati

Come si può verificare cliccando sul link https://www.progetto81.it/corso-online/19/corso-rls, la varietà di argomenti trattati nei corsi di formazione per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza include i principi giuridici nazionali e comunitari, alcune nozioni di tecnica della comunicazione, la valutazione dei rischi, la legislazione generale e specifica riguardante la sicurezza e la salute sul lavoro, gli aspetti normativi delle attività di rappresentanza dei lavoratori, l’identificazione e la definizione dei fattori di rischi e l’individuazione degli strumenti procedurali, organizzativi e tecnici di protezione e prevenzione.

La durata dei corsi di formazione

È fondamentale che il rappresentante dei lavoratori segua una specifica formazione attraverso dei corsi ad hoc in base a quanto indicato dal D. Lgs. n. 81 del 2008 all’articolo 37. Tale obbligo, in particolare, prevede che il soggetto debba non solo prendere parte a un corso di formazione della durata di 32 ore, ma anche aggiornare la propria formazione con cadenza annuale. La durata dell’aggiornamento, come già accennato, è variabile, a seconda del numero di dipendenti che sono presenti in azienda: è di 4 ore nel caso di aziende che hanno un numero di lavoratori compreso tra 15 e 50, mentre è di 8 ore nel caso di aziende che hanno più di 50 lavoratori.

L’importanza del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

In tutte le aziende, il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza è di notevole importanza. Grazie a tale figura, i lavoratori hanno la possibilità di fornire la propria collaborazione per la valutazione dei rischi che si possono riscontrare sul posto di lavoro, ma anche per la verifica delle misure di prevenzione da adottare per la tutela della sicurezza e della salute. Affinché il datore di lavoro, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e le altre figure coinvolte in questo ambito possano svolgere al meglio le proprie mansioni, è fondamentale che tutti siano sempre aggiornati a proposito delle norme in vigore, anche mediante strumenti che permettano di gestire, di programmare e di monitorare gli adempimenti e le diverse attività. Fra questi strumenti ci può essere anche un software per la sicurezza sul lavoro, tramite il quale provvedere a una valutazione guidata dei rischi e in seguito produrre i documenti obbligatori per legge.

Chi è e che cosa fa il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Si può definire il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza come il soggetto che viene designato o eletto per rappresentare i lavoratori per i temi relativi alla sicurezza sul lavoro. Tale figura, in sostanza, nel contesto aziendale si fa portavoce dei bisogni dei lavoratori, e interagisce con il datore di lavoro al fine di prevenire o risolvere i problemi eventualmente riscontrati. Il datore di lavoro non ha l’obbligo di individuare un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, la cui designazione rappresenta, invece, un diritto per i lavoratori. Di conseguenza, nel caso in cui i lavoratori non indicassero alcun rappresentante, il datore di lavoro non andrebbe incontro ad alcun tipo di sanzione. Chi ricopre questo ruolo svolge i compiti indicati dall’articolo 50 del D. Lgs. n. 81 del 2008, che prenderemo in esame nelle prossime righe.

Quando interviene

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza prende parte alla riunione periodica, che nelle aziende con oltre 15 lavoratori deve essere convocata non meno di una volta all’anno. Egli, inoltre, deve essere consultato per l’organizzazione della formazione, per la nomina degli addetti alle emergenze e degli addetti al primo soccorso e per la valutazione dei rischi, oltre che per la verifica della prevenzione aziendale. Ancora, chi riveste tale ruolo è chiamato ad avanzare proposte relative alle attività di prevenzione e a suggerire osservazioni durante i controlli che vengono compiuti dalle autorità competenti. Ma non è tutto, perché i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza devono ricevere informazioni dai servizi di vigilanza e ricorrere alle autorità competenti nel caso in cui valutino che il datore di lavoro abbia adottato delle misure di protezione e di prevenzione dei rischi non in grado di garantire la sicurezza.

L’elezione del rappresentante

Di solito i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza vengono nominati il 28 aprile, vale a dire in occasione della giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro, la quale a sua volta ricade nella settimana europea dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro. Per le aziende che hanno non più di 15 dipendenti, i lavoratori scelgono il rappresentante al proprio interno; per le aziende che hanno oltre 15 dipendenti, invece, la designazione deve essere compiuta nell’ambito delle rappresentanze sindacali, sempre che le stesse siano presenti (altrimenti si provvede a individuare un candidato fra i lavoratori stessi).