SiciliAntica dà piena vicinanza e sostegno al comitato “In difesa della Valle del Morello e Lago Stelo”, contro l’assurdo progetto di realizzazione di una centrale idroelettrica nel cuore della Sicilia.
Perché assurdo? Il progetto della Edison, in nome di un altisonante “sviluppo energetico”, prevede la costruzione di un’imponente centrale idroelettrica sventrando circa 10.000 mq di bosco, devastando la biodiversità paesaggistica, distruggendo importanti testimonianze archeologiche (tra cui il sito preistorico di Case Bastione e la necropoli tardo-antica di Gaspa), espropriando terreni vocati all’agricoltura e all’allevamento e lasciando in ginocchio numerose famiglie che vivono e lavorano in questo territorio.
Ancor più assurda è la logica ingegneristica, che non prevede di sfruttare il naturale salto dell’acqua ma, al contrario, la centrale preleverebbe l’acqua dal Lago Morello e passando per chilometriche gallerie sotterranee porterebbe l’acqua ad una quota più alta, verso un nuovo mastodontico e impattante bacino in cemento armato che verrebbe costruito lì dove sorgeva il Lago Stelo; da qui l’acqua riscenderebbe nuovamente, attraverso una seconda galleria parallela alla prima e, passando attraverso una centrale ipogea, produrrebbe elettricità per alimentare le pompe stesse che prelevano l’acqua, per poi tornare nuovamente nel bacino a monte. Praticamente, è stato scoperto il moto perpetuo e nessuno lo aveva capito prima!
Va da sé che le piogge molto limitate nella nostra Sicilia, da decenni non permettono il rialzo del livello dell’acqua della diga Morello che, attualmente e come tutto il resto della Sicilia, soffre il peso di una latente desertificazione culturale, morale, sociale e ambientale.
Una centrale elettrica che alimenta sé stessa, movimentando circa tre milioni metri cubi di acqua, di cui neanche un litro verrà utilizzato per alleviare i problemi a persone, animali e piante provocati dalla sempre più preoccupante siccità.
“Si tratta di un’altra mastodontica e inutile opera, prevista in danno del patrimonio culturale, del territorio e dell’ambiente”, precisa Nunzio Condorelli Caff, presidente regionale dell’Associazione SiciliAntica. “Si confida che le Autorità preposte alla tutela dei Beni culturali intervengano per fermare l’ennesimo scempio al nostro territorio. Un’opera inutile, con altri fini reconditi, che sarebbe utile vengano accertati dalla Magistratura”.
Nel frattempo, invitiamo tutti a restare uniti nella battaglia e a firmare la petizione online in difesa della Valle del Morello e Lago Stelo
Il Presidente regionale
Nunzio Condorelli Caff