“Apprendiamo da fonti di stampa e da un comunicato della FLC CGIL dello scorso 10 dicembre che l’Assessorato Regionale all’Istruzione ha stabilito, scrive con preoccupazione l’Amministrzione Comunale di Sciara,contravvenendo alle decisioni deliberate dalla Conferenza provinciale dei Sindaci, di far confluire il plesso di Sciara, ad oggi appartenente all’I.C. “Mons. Arrigo” di Montemaggiore, in quello dell’I.C. di Caccamo. Non possiamo celare il disappunto ed esprimere la nostra contrarietà per una decisione che, di fatto, esautora la Conferenza provinciale dei sindaci dal suo potere decisionale e la ridicolizza, dimensionando, è proprio il caso di dirlo, il ruolo che i primi cittadini ricoprono in nome delle comunità che rappresentano. Non dimentichiamo che la scuola appartiene al territorio, ne è espressione viva, e che la Conferenza provinciale dà voce alle istanze che da esso provengono. Appare evidente, qualora quanto preannunciato si realizzi, che questo principio sia stato disatteso e risulti incomprensibile per chi amministra e opera nel campo della politica con scrupolo e coscienza. Quanto sta accadendo è già di per sé grave ma lo diventa ancora di più per la mancanza di rispetto e galateo istituzionale che avrebbe voluto, quantomeno, un’interlocuzione con l’Amministrazione Comunale di Montemaggiore e con i suoi rappresentanti.
Di fatto, anche se non espresso chiaramente ma è facile leggerlo tra le righe, sottrarre il plesso di Sciara all’I.C. “Mons.Arrigo” si traduce nello smembramento dell’Istituto stesso e in una condanna alla perdita della sua autonomia, della sua identità, della sua storia e del suo valore sociale. Decreta, irrevocabilmente, la dismissione di un presidio di cultura e legalità che ha dato tanto e continua quotidianamente a dare tanto al nostro territorio. Non ultimo, metterà in seria difficoltà il personale docente e amministrativo che opera attualmente nell’Istituto, destinandolo ad un futuro incerto.
Per quanto sopra esposto e per un doveroso atto di responsabilità nei confronti di tutti i soggetti penalizzati da tale prospettiva, ci opporremo fermamente facendo sentire le nostre ragioni nelle opportune sedi istituzionali e metteremo in atto tutto ciò che è in nostro potere per impedire che il patrimonio storico, sociale e culturale che l’I.C. “Mons. Arrigo” custodisce venga disperso a causa di scelte che poco hanno a che vedere con un’azione politica dedicata, veramente, al territorio.”