Anche quest’anno, come da vecchia tradizione degli scout cefaludesi, ritorna l’albero di Natale degli Adulti Scout di Cefalù, là dove, due anni or sono, fu impiantata, sulla via per Gibilmanna, una stele mariana a perenne ricordo del centenario della fondazione dello scautismo a Cefalù (1922 – 2022).Un albero che, ornato di mille sfolgoranti luci, evoca quell’atmosfera di serenità, di speranza e di rinascita che è del Natale dei cristiani, richiamando il mistero della “Notte Santa”.
Un “albero di periferia”, che accoglie il forestiero e, al contempo, rivaluta ed esalta un luogo anonimo, ai margini della Città, rendendolo più bello ed accogliente.Un albero che ci rimanda al “presepe riflessivo”, allestito sulla via Roma 1, dinanzi alla sede MASCI, che vuole esortare il passante, distratto dalla frenesia del consumismo natalizio tipico dei nostri tempi, a sostare un istante per riflettere sulle laceranti contraddizioni che il Natale porta con sé: «È Natale, ma c’è sempre la guerra» (Gianfranco Ravasi).
Un Natale che sembra rinnegare le accorate suppliche di papa Francesco: «La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità. Una sconfitta di fronte alle forze del male. Salviamo il mondo dalla follia della guerra». Un tema perverso quello dell’intreccio tra guerra e interessi economici, tra guerra e religione, che sembra non finire mai.
Lasciamoci, allora, guidare dall’innocenza dei bambini affinché il Natale possa portare il regalo più bello e desiderato da tutti: la «saggezza degli adulti», una saggezza che dovrebbe spingere ciascuno di noi a considerare il Natale un grido di pace che vale per sempre.
La Comunità MASCI di Cefalù
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