E’ questo l’intento dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Calogero Puleo, che ha organizzato insieme a Fondazione Carolina degli incontri dedicati alla cittadinanza e ai giovani studenti.Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro, nell’aula consiliare del comune di Blufi, che affronta il tema del bullismo e del cyberbullismo.


L’ incontro, molto partecipato, e` iniziato con i saluti del sindaco e del minisindaco Chiara Gulino (in coda il testo completo) ed è stato moderato dalla dottoressa Gulino Domenica ( consigliere comunale del comune di Blufi e servitrice del Club alcologico " i Tulipani ") la quale suggerisce di riflettere con molta attenzione sulla salute digitale e sui rischi nei quali si puo’ incorrere facendo un uso sbagliato o eccessivo della rete internet. “L’utilizzo di tutti i dispositivi digitali – dichiara la dottoressa Gulino – che sono alla portata degli adolescenti, ma anche nel caso degli adulti, se viene fatto senza regole può portare a uno stile di vita a rischio che, come nel caso di uso di alcol o droghe, può provocare dei disagi psicologici molto seri.Da qualche mese infatti a Blufi – continua – abbiamo aperto il Club alcologico territoriale che vuole abbracciare e sostenere anche questo tipo di disagio, per provare a trovare insieme nuovi modi per gestirlo attraverso il confronto e la condivisione delle esperienze personali dei partecipanti”.

Tra i vari interventi ce stato anche quello della dottoressa Manuela Vaccarella ( assistente sociale del comune ) la quale ha sottolineato l’importanza della tematica e il fatto che l’incontro e` soltanto l’inizio di un nuovo percorso di consapevolezza e prevenzione sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.”La cosa più importante – sottolinea l assistente sociale – è fare rete tra di noi, partendo dalla famiglia che è la prima agenzia educativa e poi la scuola.Forte la mia preoccupazione non solo come assistente sociale, ma soprattutto come madre di due bambini di 12 e 7 anni; fare i genitori oggi è il mestiere più difficile, in un mondo troppo digitale.Mi rivolgo soprattutto ai ragazzi – conclude – dicendo loro che bisogna sempre sostenersi a vicenda e che si devono utilizzare le parole per comunicare e non per denigrare,umiliare, offendere il compagno o l’amico, perchè le parole uccidono più dei gesti.”

La parte piu’ significativa dell’incontro e` stata la testimonianza ( avvenuta da remoto )di Paolo Picchio, papà di Carolina che si è tolta la vita per l’insostenibile peso dell’odio virtuale.” Prima del drammatico gesto – testimonia Paolo Picchio – Carolina ha lasciato a tutti noi una lettera di denuncia che rompe il silenzio sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e che ha consentito al Tribunale dei Minori di Torino di avviare il primo processo sul cyberbullismo in Italia e di approvare successivamente la legge 71/17, prima norma in Europa sulla prevenzione e il contrasto al fenomeno”.

Dopo l intervento di Paolo Picchio eintervenuta Cetty Mannino, referente regionale di Fondazione Carolina, la quale ha spiegato i motivi per cui la fondazione ( gia da diversi anni ) porta avanti in tutto il territorio Nazionale una proposta progettuale che mira ad affrontare il tema della salute digitale tenendo in considerazione l’area dell’alfabetizzazione e della sicurezza, come parametri dettati dall’Ue, attraverso la cornice del gioco e del confronto generazionale.

“E’importantissimo e indispensabile oggi - riferisce alla platea Cetty Mannino - confrontarsi sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo che purtroppo e, ancora oggi, molto diffuso tra gli adolescenti.
Possiamo e ” dobbiamo ” farlo – continua – promuovendo la consapevolezza di far parte di una rete di relazioni (che ci
coinvolge e ci riguarda sempre) e la coscienza di vivere un ambiente digitale,approfondendone le principali caratteristiche (pubblico/privato, reputazione digitale, opportunità e rischi nella Rete) e disseminando l’importanza del rispetto”.
Tanti i suggerimenti da parte della referente della fondazione che hanno coinvolto gli alunni e le alunne delle scuole di Blufi , gli/le insegnanti e diversi genitori presenti all’incontro, al quale ha avuto seguito un ampio dibattito tra i presenti.

“E’ utile riflettere – spiega ancora Cetty Mannino -sul linguaggio e sulle parole usate nell’ambiente digitale (i commenti
e le chat come vie di relazione) e analizzare gli aspetti giuridici (imputabilità, responsabilità dei genitori/tutori,
ammonimento) in caso di illeciti online (bullismi, adescamenti, sexting,sexsharing)”.

Su quest’ultima riflessione interviene il capo gruppo di maggioranza Domenico Vazzano, il quale sottolinea
che il web è divenuto oramai uno spazio che rappresenta un’estensione della vita reale e nel quale è possibile rinvenire fenomeni che possono rappresentare un pericolo per i minori.” L’uso dei social network – continua Vazzano – ha modificato i comportamenti, il modo di comunicare anche dei giovani, che utilizzano la rete non solo come forma di immediata socializzazione, ma anche per esprimere forme di aggressività, di sfida, di provocazione nei confronti dei loro coetanei. Numerosi sono i tavoli di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’Adolescenza, il Ministero della Famiglia oltre ai canali istituzionali in uso alla Polizia Postale quali il portale www.commissariatodips.it e l’applicazione YouPol come strumenti pratici e immediati di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato per prevenire e contrastare il fenomeno del Cyberbullismo”.


“Insomma – conclude il sindaco Puleo – quello di oggi è stato sicuramente un punto di partenza e comunque una giornata ricca di contenuti e riflessioni, giornata alla quale seguiranno ulteriori attività che si terranno nelle scuole e incontri con i genitori, e a gennaio si terrà un incontro conclusivo anche per fare il punto di questa prima esperienza, esperienza che abbiamo intenzione di ripetere nel corso del prossimo anno attraverso ulteriori iniziative.Ci tenevo a ringraziare la consigliera Francesca Albanese (che per motivi di lavoro non è potuta essere presente al primo incontro) per averci fatto conoscere fondazione Carolina e la sua magnifica referente, conoscenze che hanno stimolato “tutta” l’amministrazione comunale che, sin da subito, ha condiviso l’iniziativa; ringrazio ovviamente Cetty Mannino per la sua preziosissima disponibilità e ringrazio particolarmente Paolo Picchio per la toccante testimonianza sperando che un giorno Blufi possa avere l’onore e il piacere di averlo in presenza.
Desidero altresì portare i saluti del Presidente del consiglio Domenico Abbate, dei consiglieri, degli assessori, del maresciallo dei carabinieri e del dirigente scolastico che, per motivi di lavoro e altri impegni presi precedentemente, non hanno potuto garantire la loro presenza ma che hanno ribadito la loro assoluta condivisione al progetto che il nostro comune sta portando avanti.Un altro particolare ringraziamento va agli amministratori presenti, al segretario comunale Antoci, all’ispettore di polizia municipale Arena, alla dottoressa Gulino e ai diversi rappresentanti (intervenuti) dei club algologici territoriali, alla dottoressa Vaccarella, al minisindaco, alla mini amministrazione, ai diversi cittadini e genitori intervenuti, agli alunni e agli insegnanti delle scuole di Blufi.


Un grazie va anche ai diversi rappresentanti delle associazioni locali, alla protezione civile comunale, ai ragazzi del servizio civile e civico, ai dipendenti comunali e a tutti coloro i quali hanno manifestato ancora una volta il loro preziosissimo supporto alle iniziative che l’amministrazione comunale intende promuovere per la crescita sociale e culturale del paese.
Un ulteriore appello lo voglio fare a tutti i miei colleghi sindaci e amministratori, ai vari organi di governo Territoriali , Regionali e Nazionali, alla comunità Madonita “ tutta “ e alle diverse realtà associative presenti nel territorio e soprattutto ai giovani, ai quali rivolgo l’invito di documentarsi sul fenomeno del bullismo e del cyber bullismo , un fenomeno che apparentemente potrebbe interessare soltanto una minoranza di adolescenti e/o di persone ma che in realtà, a mio parere interessa e potrebbe interessare seriamente ognuno di noi.”