“A tutti sembrava impossibile che 226 lavoratori battessero una multinazionale, come Davide che sconfigge Golia. Noi ci abbiamo creduto. Li abbiamo sostenuti sin dall’inizio, in tutte le sedi e sfidando tutti i pareri contrari, degli altri sindacati e di qualche politico. Ora finalmente è arrivata la sentenza tanto attesa del Tribunale di Milano, che dà ragione alle loro istanze, dopo tante lotte, portate avanti con tenacia e unità. Una decisione che li gratifica dall’ ingiustizia sociale di chi voleva il loro passaggio verso un’altra cooperativa”.
Lo dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso e Michele Morello, coordinatore terzo settore per la Fp Cgil Palermo commentando la sentenza emessa venerdì dal giudice del lavoro del Tribunale di Milano, Cecilia Stefanizzi, che ha condannato Wind Tre spa ad assumere i lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a far data dall’assunzione presso la società cooperativa sociale Call.it del Consorzio Sintesi.
Dei 226 lavoratori, 200 sono di Palermo, gli altri napoletani: si tratta di lavoratrici e lavoratori all’80 per cento con disabilità gravi. Al momento si trovano in cassa integrazione straordinaria.La Fp Cgil Palermo è stata sin dal primo momento l’unica organizzazione sindacale a sostenere i lavoratori e a credere che l’assunzione a Wind Tre sarebbe arrivata.
La stipula della convenzione tra Wind Tre, il Consorzio Sintesi e la Regione siciliana obbligava la multinazionale, sin dal 2006, ad assumere i lavoratori al termine del periodo della convenzione, che è scaduta il 31 dicembre del 2023. “Esprimiamo grande soddisfazione – aggiungono Gattuso e Morello – E’ una sentenza importante perchè nell’accogliere il ricorso, riconosce l’istanza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e gli arretrai di 10 anni. La sentenza è esecutiva. Un riconoscimento va alla dirigente del centro per l’impiego Salvatrice Rizzo, che ha interpretato la legge in maniera corretta e anche all’assessorato Famiglia e politiche sociali, che ha tenuto fede ai suoi impegni con il sindacato e con le maestranze. E ai lavoratori, che non si sono mai arresi. Ci dispiace solo che sia servita una sentenza per arrivare a questo”.
Anche la Slc Cgil accoglie con favore la sentenza, “che rende giustizia a questi lavoratori”. “Purtroppo – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio – sono stati vani i tentativi adoperati dalla nostra categoria nei confronti di Wind, per una soluzione di mediazione, che avrebbe evitato ai lavoratori la causa legale. Siamo pronti già da subito assieme alla Fp Cgil ad assistere i lavoratori che transiteranno in Wind, azienda che applica il contratto delle Telecomunicazioni”.In tutto erano 377 i lavoratori tra Roma, Napoli e Palermo che gestivano per il call center diverse attività di assistenza ai clienti e back office. In Lazio e Campania, dove esisteva la stessa convenzione, le cose sono andate invece diversamente.
“In Sicilia – proseguono i due rappresentanti sindacali della Fp Cgil Palermo – abbiamo lottato per dare seguito alla convenzione con la Regione siciliana che diceva che in caso di mancato rinnovo con la coop Call it si dovesse procedere all’assunzione diretta a Wind Tre. Nelle altre due regioni hanno fatto di tutto per rinnovare la convenzione, con l’assunzione dei lavoratori presso un’altra cooperativa, senza la clausola di salvaguardia”. La lotta si è intensificata quando ad aprile 2023 Wind Tre ha fatto sapere che, unilateralmente, non avrebbe rinnovato la convenzione con la cooperativa Call it.
La Fp Cgil ha avviato subito le trattative con l’assessorato alla Famiglia e il centro per l’impiego, ribadendo la contrarietà al cambio di appalto verso un’altra cooperativa.“Correttamente, sia il centro per l’impiego che l’assessorato hanno studiato le carte della convenzione e dato ragione alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori – spiegano Gattuso e Morello, ripercorrendo tutti i passaggi – Abbiamo proseguito quindi con una richiesta alla quinta commissione all’Ars, che ha condotto incontri interlocutori con Wind Tre. Ma le distanze con l’azienda sono rimaste sempre tali e quali, anche rispetto alla risoluzione adottata dalla commissione parlamentare”.
Il 20 luglio 2023 c’è una nuova audizione in quinta commissione. I sindacati si spaccano. Solo la Fp Cgil Palermo insiste sulla richiesta di assunzione diretta, gli altri sono possibilisti vero una nuova convenzione.La Fp Cgil il 26 ottobre 2023, indice un’assemblea con oltre 200 lavoratori, presso la sede di call it, dove si raccolgono 200 firme per il “no” alla nuova convenzione. “Presentiamo le firme in assessorato. Veniamo criticati dalle altre organizzazioni sindacali ma noi andiamo avanti per la nostra strada e mai contro il volere della stragrande maggioranza dei lavoratori”, aggiungono Gattuso e Morello.
Parte la causa legale dei lavoratori. E intanto si apre la stagione della cig straordinaria per tutto il 2024, direttamente dal ministero del Lavoro. “Da segnalare la correttezza della coop uscente Call it, che ha anticipato la cigs ai propri dipendenti fino a giugno 2024, data in cui l’Inps ha erogato le risorse”.
LA REPLICA DI WIND TRE
WINDTRE, la posizione dell’azienda in merito alla decisione del Tribunale di Milano
In merito alla sentenza dello scorso venerdì, WINDTRE prende atto con sorpresa della decisione del Tribunale di Milano, si atterrà agli obblighi disposti dalla Legge e anticipa l’intenzione di proporre appello.
Giova rappresentare che, nei mesi precedenti al procedimento, WINDTRE aveva pienamente garantito la continuità occupazionale, come testimoniano le Convenzioni stipulate con le Regioni Lazio e Campania, nel corso dell’anno 2024.
Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Raggio di Luce, un soggetto qualificato e specializzato nella gestione e valorizzazione di persone con disabilità, WINDTRE ha infatti assicurato la piena occupazione di tutti i lavoratori impiegati nei territori di riferimento, adeguando l’inquadramento contrattuale e migliorando le condizioni economiche rispetto al passato.