Venerdì 22 novembre, alle ore 21.00, debutta in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo il nuovo spettacolo di Emma Dante: Extra moenia, prodotto dal Biondo insieme ad Atto Unico – Carnezzeria e in collaborazione con Sud Costa Occidentale.
In scena Verdy Antsiou, Roberto Burgio, Italia Carroccio, Adriano Di Carlo, Angelica Di Pace, Silvia Giuffrè, Gabriele Greco, Francesca Laviosa, David Leone, Giuseppe Marino, Giuditta Perriera, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino.
Le luci sono di Luigi Biondi, assistente ai movimenti è Davide Celona.Per il suo nuovo toccante spettacolo, Emma Dante prende spunto da un saggio di fine corso che aveva realizzato alcuni anni fa, quando dirigeva la Scuola del Teatro Biondo. Ma di quel saggio mantiene soltanto la struttura drammaturgica a quadri e alcuni elementi narrativi, come punto di partenza per raccontare la drammatica attualità, provata da guerre, disastri ambientali, odissee dei migranti, violenze di genere, derive autoritarie e soprusi di ogni genere.
L’umanità che la regista descrive rispecchia le nostre vite di tutti i giorni, segnate dal disincanto ma anche dalla recondita speranza che possa tornare un salvifico umanesimo.
«Lo spettacolo – spiega Emma Dante – racconta i momenti di una giornata qualunque in cui una comunità si sveglia, si prepara ed esce di casa per affrontare il mondo. Dalla sveglia mattutina, in un crescendo animato di suoni, parole e gesti, senza una trama precisa si susseguono accadimenti legati al presente. C’è un ferroviere, c’è la donna ucraina che scappa dai bombardamenti, c’è il migrante che arriva dal Congo, c’è il militare che esalta la guerra, ci sono due innamorati che si promettono amore ma lei non si decide a sposarlo, c’è una famiglia religiosa, una donna iraniana, due calciatori del Palermo, c’è lo stupro del branco, il mercato, il lungo elenco dei divieti, c’è il grido di protesta e il canto di speranza. Tutti si ritrovano per strada, fuori dalle mura di casa, per vivere insieme le meraviglie e le miserie della vita. Prima su un treno, poi in una piazza, in una chiesa, al bar, poi di nuovo per strada, al freddo, al caldo, in un posto non sicuro dove un attentato semina il panico fino ad arrivare al mare in un naufragio collettivo. Alla fine della giornata questa comunità è immersa in un mare di plastica dove, dolcemente, si lascia andare alla deriva».
Repliche al Teatro Biondo fino all’1 dicembre e poi in tournée.