Venerdi 25 ottobre alle 18 al Cinema Teatro Grifeo di Petralia Sottana, nel quadro delle iniziative collaterali alla Festa dei Sapori Madoniti, andrà in scena “RussuMalupilu”,testo liberamente ispirato alla novella “Rosso Malpelo”di Giovanni Verga che vedrà in scena Paride Cicirello(ingresso libero).
Un bambino senza nome ma chiamato con l’epiteto dispregiativo “Rosso Malpelo”per via di un pregiudizio popolare per cui chi possedesse il colore rosso dei capelli era selvaggio di natura ,si ritrova fin dalla nascita a combattere una mentalità retrograda che non gli darà nessuna possibilità di vivere con serenità la dolce età. Rosso Malpelo dovrà fin dall’inizio resistere alle umiliazioni dello sfruttamento del lavoro minorile , alla perdita dell’ amato padre,alla solitudine,alle violenze dei più grandi; la fantasiosa creatura ,nata dalla mano di Giovanni Verga ,pare non avere scampo nel racconto ambientato all’epoca delle cave di zolfo nella dimenticata Sicilia di fine ottocento . Attraverso le disavventure del personaggio si evince che la corazza di ragazzino discolo, spregiudicato, nasconda in realtà un cuore immenso, pieno di silenzio e di rabbia come le trivellate e desolate terre di montagna. Il nostro buono antagonista che come protagonista ha se stesso, combatte con i demoni della genealogia e dell’avidità umana,trionfando, fino a diventare leggenda , sfidando violente dinamiche sociali che come ieri riecheggiano oggi senza mai tramontare come bullismo, razzismo e tanti altri.Il mio teatro oltre ad avere come obbiettivo la diffusione della lingua siciliana moderna, ha il preciso intento di denunciare e di opporsi ai fenomeni di emarginazione.Credo che anche se non si è vittime dirette di fatti atroci che la società commette , siamo tutti coinvolti e che ognuno di noi nasconda un Rosso Malpelo che scava nella profonda miniera dell’animo , provando a difendersi, a tenere alti i valori morali ed etici ,senza mai smarrire l’orientamento dell’intima verità.
Lo spettacolo articolato come un vero e proprio inno alla vita, alla speranza ,alla lotta ,dispiega la sua forza all’interno di un monologo arricchito da poesia ,una testimonianza espressionista di un nuovo modello educativo rivolto ai giovani, questo teatro non si allontana dal loro linguaggio odierno ,dai loro sogni, dai loro amori,ma si discosta del tutto dalla macchina diabolica della tecnologia che opacizza l’estro più genuino