Ascoltare note classiche nei saloni affrescati o tra arabeschi leggeri; seguire le orme dei santi patroni nelle voci degli attori; salire sulla cupola di Palazzo Reale e da lassù chiedersi fin dove si spingevano gli astronomi. Oppure andar per ville sontuose, perdendosi nei salotti dove mobili dorati e tappezzerie creano un vero cortocircuito temporale. Siamo al terzo weekend – venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 ottobre – delle Vie dei Tesori a Palermo, che è anche l’ultimo per visitare la vicina Carini, e moltissimi luoghi sono già sold out, altri si riempiono in fretta, altri incuriosiscono e attirano nuovi visitatori.
Partiamo dalle novità: un piccolo cartellone prezioso, costola del programma principale, otto concerti in punta di nota nei luoghi che furono dei Florio e della Belle Époque; da Villa Igiea ai Quattro Pizzi, dal Conservatorio a Villa del Pigno, dall’elegante salotto musicale di Martha a Villa Whitaker o nella chiesa che vollero gli inglesi Ingham, l’anglicana Holy Cross; in questo e nel prossimo fine settimana, suoneranno giovani musicisti chiamati da Giusi Gruppuso. “Avremo il privilegio di ascoltare concerti in luoghi di una bellezza immensa – dice Francesco Paolo Scarpinato, a capo dell’assessorato regionale ai Beni Culturali che sostiene la rassegna -, un’occasione unica per i cittadini ma anche per i tanti turisti innamorati della Belle Epoque”. Tutte da ascoltare le pagine tedesche del Trio GoldbergK sabato alle 11 allo Stand Florio, il piano romantico di Alberto Giunta alle 20 a Villa del Pigno; e domenica arpa e violino del duo Laura Vitale e Debora Fuoco alle 11 ai Quattro Pizzi. Dove invece sabato si potrà seguire Francesca Maccani – ricordate? l’anno scorso ha condotto bellissimi percorsi sui passi delle “sigaraie” dell’Acquasanta – mentre tira fuori dalle sue pagine, Agata la majara delle Eolie, per avvicinare l’ex Tonnara. E’ una delle tre visite “da sfogliare” in compagnia degli scrittori, altro progetto di quest’anno: sempre sabato, ma alle 17 nell’appena rinata Villa Gallidoro, si potrà ascoltare un esperto di rigenerazione urbana come Maurizio Carta su rinascita e futuri possibili partendo dal suo “Romanzo urbanistico”. E domenica alle 11 a Sant’Agnese a Danisinni, Alli Traina sarà ospite di Valentina Console per un viaggio dentro Palermo, dal centro storico alle periferie.
Sempre questo weekend ci saranno alcune “parentesi” molto gustose: chi vuole raccogliere con le sue mani una papaya, deve andare da Donna Alba; chi ama le conserve, dalle Cuoche Combattenti domenica a Città dei Ragazzi, chi ama il caffè si può fare addirittura in tre, alla torrefazione Stagnitta, al museo del caffè Morettino o al nuovo Morettino Lab per un’esperienza dei cosiddetti speciality coffee. Per un aperitivo che guarda fontana Pretoria si andrà a Palazzo Bonocore, per la birra artigianale dai monaci di San Martino delle Scale (ma si fa una visita bellissima di oltre due ore a tutta l’abbazia). Poi c’è Sikulo: venerdì una “diagonale” d’autore (di avvicinamento al vino, alla scoperta di cantine e terroir) al Sikulo Emporio, e sabato ancora pochissimi posti per la lezione del mastro pizzaiolo Giuseppe di Liberto da Sikulo al volo. Tra le esperienze (tempo permettendo), gli amatissimi voli in Piper e i tour in barca a vela su Lisca Bianca.
Eccoci ai luoghi: a partire da un “percorso” nelle residenze testimoni del tempo. Sono stati tra i luoghi più amati della scorsa edizione, ora ritornano i saloni affrescati da Rocco Lentini e gli arredi disegnati da Ernesto Basile per i nobili Francavilla, nel palazzo di fronte al Teatro Massimo. Il filo rosso del Gattopardo unisce idealmente tre residenze: da poco restaurata, la Villa ai Colli che fu di Giulio Tomasi, principe di Lampedusa che qui allestì il suo osservatorio astronomico (i suoi telescopi sono alla Specola, altra visita da non perdere) e che nel romanzo divenne villa Salina; poi villa Resuttano Terrasi e Villa Boscogrande, unite dal fascino che suscitarono in Luchino Visconti che riuscì a girare alcune scene del suo film solo nella seconda. E ancora, si entra a Villa Airoldi dove si potrà tentare una lezione di golf, si spalanca Villa Niscemi che invita nel suo parco; Villa Filangeri a Santa Flavia con il suo parco storico (e visto che si è in zona, anche la passeggiata alla ricerca delle edicole votive dei pescatori a Porticello); Villa Pottino dove rivivono le battute al vetriolo di Zia Mimmi, interpretata da Stefania Blandeburgo. E non perdetela neanche nei panni di una Palermo ora un po’ svanita, ora penitente, l’attrice renderà omaggio alla Santuzza domenica mattina alla Città dei Ragazzi. Un’interpretazione che ha già commosso i primi spettatori, come quella che Paride Benassai ogni sabato conduce su San Benedetto il Moro. Due teatralizzazioni che fanno parte degli eventi collaterali al Festino promossi dal Comune. Attenzione anche ai più piccoli, sempre a Città dei ragazzi: venerdì Maria Antonietta Spadaro porterà i bambini tra i mostri di Villa Palagonia e sabato alle 11, spazio ai piccoli investigatori: ritornano infatti Paco e Mela con un altro “caso” da risolvere.
Rieccoci a Palermo: si unisce al festival la casa museo della fotografia “Matilde Incorpora”, bellissima collezione privata che attinge all’archivio della storica dinastia di fotografi. Tra le collezioni universitarie ecco venerdì sia la Specola (tantissime scale fino alla vetta della Torre Pisana di Palazzo Reale, ma poi la visuale sarà fantastica, tra i telescopi di una volta) che il museo Margherita Hack dove ci si perde tra più di 400 strumenti scientifici, e si visita il Museo di zoologia Doderlein; apre lo Steri con le sue carceri dell’Inquisizione, e si ascolta il racconto sulla Vucciria di Renato Guttuso che compie i suoi primi 50 anni. Ultima occasione per visitare la Banca d’Italia, si entra nella Caserma dei Vigili del Fuoco, nei depositi AMAT e su un bus storico si raggiunge la sala di controllo del tram; si ritorna tra i piloti a Boccadifalco e si scoprono i bunker che salvarono militari e civili durante la guerra (il prossimo e ultimo weekend, sono attese visite ed eventi speciali); in Questura con la guida degli agenti. Si sale per l’ultima volta a Monte Iato per una passeggiata d’autore guidati da un archeologo.
A Palermo saranno oltre 200 i tesori – tra luoghi, esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate – senza bandiere o titolarità, tutto con il supporto del main sponsor Unicredit;raccontati anche da 550 i ragazzi, alla cui formazione ha collaborato l’USR, l’Ufficio scolastico regionale. Nel gazebo di piazza Massimo sarà sempre possibile ascoltare i consigli dei fisioterapistidell’Ordine professionale di Palermo e Trapani.
Senza contare le passeggiate, che sono un altro must del festival: con esperti, giornalisti e storici che affiancano le guide. Si potrà seguire il filo rosso di venti fotografie iconiche di Enzo Sellerio, nei luoghi dove sono state realmente scattate. E domenica una delle foto prenderà vita a Sant’Erasmo. Si andrà a Ballarò tra i Buskers con Sperone167, e allo ZEN per “cambiare punto di vista” sulle periferie; tra i vicoli del centro storico, ad ascoltare miti e leggende, sulle tracce di Goethe e dei Beati Paoli, alla ricerca delle torri dell’acqua. Fuori porta, in viaggio verso Casaboli, le cascate di Fiumelato e il bosco della Ficuzza. Si prenotano sul sito www.leviedeitesori.com dove ci sono anche le schede, le informazioni, il racconto e i coupon del festival.
Un occhio anche a Carini dove sabato e domenica sarà in corso l’ultimo weekend del festival: si potrà visitare il famoso castello in notturna, perdendosi nella fitta schiera di torri e torrette quadrate e rotonde, cercando l’anima della sfortunata baronessa Laura Lanza; o andare di organo in organo, scoprendo quattro incredibili chiese, o partire alla ricerca della Carini barocca con una passeggiata guidata che tocca molte chiese e oratori tra i più belli. Aperti anche i cunicoli delle catacombe paleocristiane di Villagrazia di Carini e la biblioteca Francesco Scavo con i suoi 45 mila volumi. Palermo e Carini si visitano con lo stesso coupon; sono validi anche quelli già acquistati nella prima tranche del festival, per Corleone, Bagheria e Termini Imerese. Tutto su www.leviedeitesori.com.