In occasione del ricorrere dei 215 anni dalla nascita (3 dicembre 1809) e dei 160 anni dalla morte (15 ottobre 1864) di Enrico Pirajno Barone di Mandralisca l’omonima Fondazione – istituita con Regio Decreto del 21 luglio 1866 per volere del Barone – presieduta dal professore Vincenzo Garbo, ha istituito il premio “Barone di Mandralisca – da mecenate a mecenate”.

Per la prima edizione, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato all’unanimità il conferimento al professore e avvocato Emmanuele F. M. Emanuele dei Marchesi di Villabianca Barone di Culcasi.

«Il 2024 segna due date significative del passaggio sulla terra del Barone Mandralisca che abbiamo voluto significare con un gesto concreto – spiega il presidente Garbo – istituendo questo premio. Le azioni dei grandi uomini superano il tempo e rimangono nella storia, così è stato per le iniziative intraprese dal Barone e a seguire dalla Fondazione che porta il suo nome. Per fortuna ci sono ancora mecenati illuminati che investono nella cultura e nella ricerca garantendo un futuro migliore alle generazioni che verranno. Ed è a loro che vogliamo rivolgere il nostro sentito plauso, consapevoli del potere salvifico della Cultura».

Il riconoscimento, che consiste in un’opera d’arte creata ad hoc, mira a individuare e premiare l’impegno di personalità attive e generose in favore della cultura, del sapere e dell’agire filantropico in tutte le sue forme, facendo rivivere l’opera e gli ideali propri del Barone Mandralisca, indiscusso mecenate che con le sue lungimiranti azioni donò alla collettività un immenso patrimonio, attrattore culturale per milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

La Fondazione Mandralisca, infatti, custodisce ancora oggi questo immenso patrimonio artistico-culturale, garantendo la cura e la fruizione dei tesori custoditi al Museo Mandralisca di Cefalù, autentica wunderkammer nella quale spiccano, tra le altre, opere quali il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina (1465-1470), il “Cratere del Tagliatore di tonno” (IV sec. a.C); una biblioteca contenente circa 12.000 volumi, tra i quali incunaboli; un archivio storico contenente documenti dal XV al XIX sec.; la seconda collezione al mondo di monete siceliote; una pinacoteca; una sezione archeologica; una collezione malacologica e una di tassidermia. 

Emmanuele F. M. Emanuele dei Marchesi di Villabianca Barone di Culcasi, filantropo e mecenate, rientra a titolo nella linea d’intenti che ha portato all’istituzione del Premio.

Nel suo lunghissimo e ricchissimo curriculum si susseguono attività nel campo umanitario che hanno sostenuto i principali ospedali e strutture sanitarie in Italia e all’estero e l’attività scientifica nell’ambito delle patologie meno note, non tralasciando mai e promuovendo la formazione dei giovani dalla scuola dell’obbligo fino alle maggiori Università italiane e straniere. 

Nel campo culturale, tra le altre attività, ha convertito Palazzo Sciarra e Palazzo Cipolla in spazi museali, il primo destinato a contenere la Collezione permanente di opere d’arte della Fondazione Roma da lui sistemata, informatizzata e implementata, il secondo alle attività espositive da lui instancabilmente realizzate.

L’istituzione del premio e l’assegnazione al professore Emmanuele F. M. Emanuele, sono state comunicate ieri al termine dell’evento commemorativo che si è svolto nella Chiesa S. Stefano (Purgatorio) nel giorno dell’anniversario della morte del Barone Enrico Pirajno di Mandralisca.

Questa la motivazione, letta ai presenti, con la quale è stato conferito il Premio: Il Ch.mo Prof. Avv. N.H. Emmanuele Francesco Maria Emanuele di Villabianca, Baroni di Culcasi, con le sue molteplici attività svolte in campo economico, giuridico, culturale, artistico e filantropico, nonché con il suo esempio di vita, è viva incarnazione contemporanea, e fulgida testimonianza, dellamore verso ogni forma di sapere e della disposizione danimo nei confronti dellaltruismo; sentimenti, questi, che appartennero, a pieno titolo, al nostro fondatore, il Barone Enrico Pirajno di Mandralisca (1809 – 1864).

Il premio, un’opera realizzata per l’occasione dal ceramista, scultore e decoratore Domenico Boscia, verrà consegnato al professore Emanuele il 14 novembre a Roma nella sede della Fondazione Terzo Pilastro, in Piazza Montecitorio.