Un Workshop e Laboratorio a cura del dott. Giuseppe Rotondo, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto, Presidente BCsicilia sede di Castelbuono.BCsicilia ha avviato un progetto finalizzato alla realizzazione di un laboratorio psicologico-esperienziale delle arti visive attraverso attività di gruppo. Il percorso coinvolge soggetti adulti mediante le arti grafiche, pittoriche, fotografiche e altri medium visivi, con la partecipazione di istituzioni museali, accademiche e scolastiche.
Il Workshop e il Laboratorio psicologico-esperienziale di arti visive, curato dal dott. Giuseppe Rotondo, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto, Presidente della sede di BCsicilia di Castelbuono, prenderà il via venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 16.00 presso il Museo Mandralisca di Cefalù.
Saluti istituzionali a cura di Vincenzo Garbo, Presidente Fondazione Mandralisca e Valentina Portera, Presidente BCsicilia sede di Cefalù. Considerazioni conclusive a cura di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, e di Antonio Franco, Assessore alla cultura del Comune di Cefalù.Attività gratuita, posti limitati (max 15 partecipanti)Info e prenotazioni scrivendo una mail all’indirizzo: [email protected]Contatto telefonico: 3283109631
Il programma viene sviluppato esaminando l’impatto che l’opera d’arte genera sulla dimensione psicologica del soggetto che osserva (sia sul piano coscienziale, che cognitivo ed emozionale, e l’itinerario si dipana attraverso l’analisi dei processi psicologici legati alla rappresentazione soggettiva dell’opera d’arte, relativamente alle sensazioni interiori correlabili alla percezione della luce, del colore, della forma insite nella stessa.
La partecipazione al Laboratorio si traduce in un’esperienza introspettiva e di interiorizzazione che mette il soggetto nelle condizioni di percepire le dinamiche interiori e le modificazioni dei propri stati di coscienza.
L’intento è quello di tracciare una linea di indirizzo che si traduce in un “percorso esperienziale e introspettivo connesso alle arti visive”, che da spazio alla modulazione dell’assetto coscienziale (modificazioni dello stato di coscienza) validando il principio secondo il quale “la percezione viene diversificata in funzione dello stato coscienziale, e quindi modificando l’assetto coscienziale cambia la percezione che noi abbiamo dell’opera d’arte”.
I processi percettivi (riconducibili alla modalità della “percezione coscienziale”) generano un riverbero sull’assetto timico ed emotivo (risonanza emotiva) in grado di incidere sulla condizione psicologica della persona (vissuti, emozioni, pulsioni, componenti passionali).
Pertanto, secondo il modello psicodinamico, la percezione dell’opera d’arte tende ad elicitare meccanismi abreativi, assume un carattere evocativo, catartico e terapeutico che è connesso alla dimensione psicologica del profondo.
L’approccio al percorso è fondamentalmente fenomenologico e psicologico-esperienziale, e l’esperienza si traduce in un’assunzione di consapevolezza delle dinamiche intrapsichiche che si generano all’atto della contemplazione dell’opera d’arte:
esperienza di contemplazione artistica correlata alle modificazioni dell’assetto interiore, con conseguenziale influenza sull’equilibrio e la stabilità psicologica, non trascurando l’assunzione di consapevolezza dei correlati effetti psicoterapeutici.
processi di decodifica ed elaborazione cognitiva, meccanismi di connotazione emotigena connessi alla percezione delle opere d’arte
rappresentazione immaginativa e visualizzazione di forme, colori, luce
attivazione delle capacità di propriocezione, di introspezione e di interiorizzazione