A Palermo sono 202.540 le pensioni IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti) erogate nel 2023, 69.700 le pensioni di invalidità civile e/o indennità di accompagnamento, 35.876 le pensioni o assegni sociali.

Circa il 60% della spesa previdenziale palermitana è assorbita dalle pensioni di vecchiaia/anzianità, il 30% dalle pensioni ai/alle superstiti, storicamente erogate a favore del genere femminile e circa il 10% dalle pensioni di invalidità/inabilità.

A Palermo il genere femminile rappresenta più della metà dell’utenza che percepisce un trattamento previdenziale con un significativo gender gap in termini economici. Nel 2023 infatti l’importo medio delle pensioni IVS vigenti sono stati a Palermo 2.098 euro per i maschi (in Sicilia 2009,6 euro) e 1.414 per le femmine (in Sicilia 1.356 euro).

Il ricorso alle forme di anticipazioni pensionistiche è stato molto basso: il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna risulta essere pari a 63 a Palermo e 185 in Sicilia, mentre per quanto riguarda la prestazione Quota 103 il numero di domande accolte è stato 339 a Palermo e 1.301 in Sicilia. Le certificazioni APE sociale per l’anno 2023 sono passate da 287 (2022) a 419 a Palermo e da 1.394 (2022) 1.820 in Sicilia. Mentre le certificazioni per Lavoratori Precoci sono state appena 8 a Palermo e 178 in Sicilia.  Infine le domande accolte per lavori usuranti sono state 41 a Palermo e 196 in Sicilia.

Tutto questo comporta che solo una quota minima del notevole incremento complessivo della spesa per pensioni a livello nazionale (pari a un po’ meno di 21 miliardi – valore complessivo 304,14 mld- , con una crescita anno su anno di circa il 7,4%) è arrivata a Palermo e in Sicilia, a causa proprio del più basso valore economico delle pensioni rispetto al Nord, confermando così il divario economico esistente tra il Nord e Sud della penisola.

La parte rimanente delle Entrate del Bilancio dell’ INPS ( 536 mld, di cui 269 mld di entrate contributive) è cresciuta a livello  nazionale di 7,4 mld, arrivando ad un un totale di 164 miliardi di trasferimenti correnti dalla fiscalità generale, con una crescita del 3,3%. Di questi , invece , hanno principalmenge beneficiato le regioni meridionali, poiché l’incremento delle uscite è stato a favore degli sgravi contributivi (che hanno inciso in totale per 31.553 mln, con quote minime che hanno riguardato i giovani a livello nazionale), dei percettori dell’Assegno unico universale (uniformemente distribuiti a livello nazionale – 18.211 milioni), delle Pensioni e assegni sociali (principalmente concentrate nel Meridione, visto il basso livello di contribuzione registrato, 4.765 mln) e delle Pensioni, assegni e indennità agli invalidi civili (anche questi uniformemente distribuiti a livello nazionale 20.241 mln). I trasferimenti per i Pensionamenti anticipati per quota 100, 102, 103 (incidenti per 4.901 mln) invece sono andati principalmente nelle altre zone d’Italia e anche la mensilità aggiuntiva ai pensionati (quattordicesima), per 1.450 mln.

Viceversa, la riduzione delle spese (- 1,35 mld) per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza è andato in maggior misura nelle regioni meridionali e in particolare a Palermo e a Napoli, che hanno visto dimezzare il numero di prestazioni. E questa riduzione, in base ai primi numeri parziali disponibili, dovrebbe addirittura quadruplicare nel 2024.  

Il Presidente del Comitato provinciale dell’INPS di Palermo, Roberto D’Agostino sottolinea: “Questo primo Rendiconto Sociale dell’Area Metropolitana di Palermo, fortemente voluto dal CIV e dal Comitato Provinciale dell’INPS, rappresenta un elemento di trasparenza da parte dell’Istituto e un ulteriore momento di informazione, mettendo definitivamente a disposizione del decisore politico e delle parti sociali la banca dati dell’INPS. L’obiettivo è quello di consentire una maggiore intellegibilità del territorio e contribuire all’indirizzamento degli interventi anche a livello locale sia nell’ambito del welfare che nell’ambito delle politiche attive e passive del lavoro”.

Il Direttore dell’Area Metropolitana di Palermo, Carmelo Sciuto, dichiara: “Con la presentazione del Rendiconto Sociale si vuole fornire agli attori che operano nel contesto sociale del nostro territorio la dimensione dei livelli di efficienza ed efficacia raggiunti nel corso dell’anno 2023 dalla sede INPS di Palermo, costituendo altresì un momento importante per rafforzare il dialogo con le altre pubbliche amministrazioni e le forze sociali.

Con una oggettiva inversione di tendenza, frutto dell’impegno del personale impiegato, la sede provinciale, con le sue articolazioni sul territorio, si è inserita nel contesto di crescita generalizzata della Sicilia – i dati regionali danno conto del consolidamento del ruolo di vertice tra le strutture regionali dell’INPS – fornendo concretamente il proprio contributo attraverso il conseguimento di obiettivi quantitativi e qualitativi superiori alla media regionale. I dati che oggi si consegnano all’opinione pubblica, riferiti ai risultati  realizzati nel 2023, registrati e certificati dal controllo di gestione dell’istituto , forniscono la misura del valore pubblico generato dall’Istituto nel territorio .

A fronte di tali risultati, su cui hanno inciso positivamente i rapporti di collaborazione con gli interlocutori istituzionali, Patronati e Consulenti del Lavoro, resta ancora molto da fare sul piano della qualita percepita dall’utenza e del dialogo con altre  istituzioni, segnatamente del settore sanitario dove si registrano ancora significativi ritardi  nel recuperare deficit organizzativi del recente passato che rendono ancora insopportabilmente lungo e farraginoso il percorso finalizzato al riconoscimento dello stato di invalidita’

Il 2023 è stato , infine, l’anno durante il quale , con la immissione di personale di nuova assunzione, si è consolidato un rinnovamento generazionale del personale finalizzato a fornire nuovo vigore e supporto agli interventi a sostegno ai lavoratori, pensionati ed imprese dell’area metropolitana di Palermo”.

I numeri INPS più significativi

Le pensioni

Nella regione Sicilia, il numero delle pensioni IVS vigenti alla data del 31 dicembre 2023, rappresenta circa il 7,7% del totale nazionale (circa 14 milioni), per un totale di 1.126.708. A Palermo sono state 202.540 

A queste sono da aggiungere le pensioni di invalidità civile e/o indennità di accompagnamento che sono in Sicilia 280.914 e a Palermo 69.700.

Una ulteriore platea è rappresentata dai Beneficiari di pensioni o assegni sociali, che sono in Sicilia 135.991 e a Palermo 35.876.

Circa il 60% della spesa previdenziale siciliana è assorbita dalle pensioni di vecchiaia/anzianità, il 30% dalle pensioni ai/alle superstiti, storicamente erogate a favore del genere femminile e circa il 10% dalle pensioni di invalidità/inabilità. Il genere femminile rappresenta più della metà dell’utenza che percepisce un trattamento previdenziale, tuttavia, attesa la ricezione di un assegno mensile più basso da parte delle donne, è rinnovato il significativo gender gap in termini economici.

Quindi anche in questo settore si conferma il divario economico esistente tra il Nord e Sud della penisola.

A Palermo e in Sicilia l’importo medio mensile delle IVS liquidate, risulta più basso rispetto alla media nazionale. E l’importo medio mensile erogate a soggetti di genere femminile è considerevolmente più basso. Nel 2023 l’importo medio delle pensioni IVS vigenti sono stati a Palermo 2.098 euro per i maschi (in Sicilia 2009,6 euro) e 1.414 per le femmine (in Sicilia 1.356 euro).

In relazione alle anticipazioni pensionistiche, il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna risulta essere pari a 63 a Palermo e 185 in Sicilia.

Per quanto riguarda la prestazione Quota 103 il numero di domande accolte è stato 339 a Palermo e 1.301 in Sicilia.

Le certificazioni APE sociale per l’anno 2023 sono passate da 287 a 419 a Palermo e da 1.394 a 1.820 in Sicilia. Mentre si riduce il numero di certificazioni accolte per Lavoratori Precoci: sono state appena 8 a Palermo e 178 in Sicilia. Infine, le domande accolte per lavori usuranti sono state 41 a Palermo e 196 in Sicilia.

Il panorama sociodemografico

Il saldo è prevalentemente negativo, con una dinamica interna all’Area Metropolitana. La popolazione del capoluogo continua a subire un evidente decremento (-7,5%) a vantaggio dei Comuni della prima (+18%) e della seconda cintura (+8,6%).

Un altro dato da tenere in debita considerazione riguarda la misurazione dell’età media e, segnatamente, l’indice di vecchiaia. Questo dato è particolarmente significativo per l’Istituto perché deve indirizzare le politiche organizzative, per rendere il miglior servizio all’utenza più significativa dell’Istituto stesso.

Nella città metropolitana di Palermo, tale indice si assesta sul valore di 159,1 per quanto attiene il capoluogo, e su livelli più bassi per quanto riguarda i comuni della prima e seconda cintura, mentre gli altri comuni, quelli più distanti dal capoluogo e con difficoltà di collegamento ben più marcate, fanno registrare un vistoso 212,1, segno della presenza più numerosa di utenti particolarmente deboli.

Tutte queste considerazioni sono state alla base di un progetto di riorganizzazione territoriale dell’Istituto.

Il mercato del lavoro

Anche a Palermo nel 2023 si osserva un saldo netto occupazionale positivo, con una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato ed un aumento di quelle a tempo determinato. In particolare, si osserva come i settori di attività con maggiori assunzioni siano quelli inerenti a commercio, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione e costruzioni.

Entrate contributive, recupero crediti e vigilanza

In linea con la tendenza nazionale e regionale Palermo ha segnato un aumento delle riscossioni per Entrate contributive. Per quanto riguarda i dati inerenti alla Vigilanza Ispettiva, si registra una diminuzione del numero delle ispezioni e del numero di ispettori impiegati. Si assiste ad una crescita dell’evasione contributiva accertata, inoltre aumentano sia i lavoratori irregolari sia quelli in nero. Relativamente alla Vigilanza Documentale le irregolarità riscontrate risultano pari a 2.587, ovvero a circa l’86% del totalei rapporti di lavoro fittizipari a 120, risultano invece essere il 4%.

Ammortizzatori sociali

Anche nella Provincia di Palermo così come in Sicilia si è riscontrato un aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande accolte di NASPI. 

Si osserva la tendenza opposta per quanto riguarda i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, nonostante il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni sia rimasto tendenzialmente invariato. Per la Cassa Integrazione Ordinaria sono aumentati i tempi medi di attraversamento da domanda ad autorizzazione, passando da 28 gg a 38 gg, dato superiore sia alla media regionale sia alla media nazionale. I tempi di medi di attraversamento per i FIS presentano lo stesso andamento, passando da 76 gg a 153 gg, dato superiore rispetto sia alla media regionale sia alla media nazionale

Prestazioni pensionistiche e previdenziali

Nel quadriennio 2020-2023 il numero delle pensioni IVS liquidate è costantemente diminuito. Nella Provincia di Palermo l’importo medio mensile delle IVS liquidate, sia per le femmine sia per i maschi, risulta più alto rispetto alla media regionale e più basso rispetto alla media nazionale. Nel 2023 nella Provincia sono vigenti circa 232 mila pensioni IVS, (1.011 mila a livello regionale), l’importo medio delle vigenti risulta più alto sia per le femmine che per i maschi rispetto alla media regionale, mentre sia per le femmine che per i maschi risulta inferiore rispetto alla media nazionale.

In relazione alle anticipazioni pensionistiche, il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna è diminuito (solo 63, e 185 a livello regionale.). La prestazione Quota 103 è stata richiesta da 339 soggetti. (1.301 a livello regionale. Per quanto riguarda la prestazione di APE Sociale si osserva un aumento delle certificazioni accolte (419 Vs 1.820 a livello regionale nel 2023), diversamente da quanto accade per le certificazioni accolte per Lavoratori Precoci che subiscono un sostanziale decremento (solo 8 contro 178 a livello regionale). La richiesta per lavori usuranti è stata di 41 vs 196 a livello regionale.

Prestazioni assistenziali e sociali

Nella Provincia di Palermo il numero di prestazioni liquidate per invalidità civile è stato di  13.610 (Sicilia 56.937) e 52.997 quelle per indennità di accompagnamento, con un andamento costantemente crescente negli ultimi 3 anni, il tutto con un inaccettabile valore dei tempi di percorrenza (anche se in leggera diminuzione) laddove i tempi medi di fase sanitaria e amministrativa passano da 430 gg a 413 gg (quasi un anno e 4 mesi), dato superiore sia a quello regionale sia a quello nazionale.

Su questo si è provveduto ad istituire un tavolo con il governo regionale, insieme con la direzione regionale e il comitato regionale che però ad oggi non sembra avere ancora portato a significativi cambiamenti.  

Le domande presentate per RdC e PdC nel 2023 sono state 27.234 a Palermo e 88.923 in Sicilia a fronte di 63.247 a Palermo e 206.345 in Sicilia nel 2022, con una percentuale di accoglimento del 66%.   

I nuclei di Assegno a domanda al Nucleo Familiare sono stati 128.694 a Palermo e 513.178 in Sicilia, mentre quelli erogati ai nuclei che beneficiavano di Reddito di Cittadinanza sono stati 32.804 e 99.529 in Sicilia.

Patronati e CAF e Organico Personale INPS in Sicilia e Palermo

Nella Provincia di Palermo, nel 2023, sono in esercizio 286 sportelli di Patronato (1.155 totali in Sicilia). I Centri di Assistenza Fiscale (CAF) ammontano a 54 unità (Sicilia 234 unità).