Cesare Terranova era nato a Petralia Sottana il 15 agosto 1921(morto a Palermo, 25 settembre 1979 ) e con la comunità petralese aveva sempre mantenuto un rapporto forte ed intenso. Fin dagli anni della sua adolescenza trascorreva lunghi periodi, soprattutto in estate, in questo territorio ed ha continuato a farlo anche negli anni più intensi della sua attività giudiziaria e parlamentare. Il suo carattere aperto e socievole, la sua capacità di ascoltare e la generosità d’animo lo rendevano amato dai cittadini petralesi. Qualche anno fa allestita una mostra che ripercorreva gli aspetti più significativi della sua vita da quelli della dimensione professionale e politica a quelli familiari e di carattere personale
Cesare Terranova, il giudice che per primo comprese la pericolosità della cosca mafiosa dei “corleonesi”, mandando a processo Luciano Liggio, Totò Riina e Bernardo Provenzano ed altri.Cesare Terranova non è stato un giudice qualsiasi. Ma un modello a cui si sono ispirati Gaetano Costa,Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il primo ad aver capito che la mafia era un’organizzazione criminale unitaria che agiva di concerto con elementi della politica, della massoneria,dell’amministrazione pubblica e dell’economia.
Da oggi è nella sale il film del regista Pasquale Scimeca dal titolo “Il Giudice e il Boss” che racconta la storia del giudice Cesare Terranova e del maresciallo di polizia Lenin Mancuso impegnati nella lotta contro la mafia, contro il boss Luciano Liggio e gli uomini corrotti delle
Istituzioni. Un impegno che il giudice Terranova e Lenin Mancuso hanno pagato con la vita.