Le vie del marketing sono infinite potrebbe essere la rivisitazione in chiave pubblicitaria di un noto proverbio italiano d’ispirazione biblica. In effetti, l’era digitale ha proiettato l’ingegno degli strateghi pubblicitari in direzioni disparate con l’obiettivo di riuscire sempre più e meglio ad incrementare il proprio business.
A tal proposito il cross selling non è una recente invenzione, ma è una pratica che oggi trova campi di applicazioni virtuali e non. La traduzione in italiano è “vendita incrociata” e ci dà una prima idea di come si sviluppi questa tecnica. Essa si adopera quando il cliente manifesta l’interesse verso un prodotto e in qualche modo si associano ad esso ulteriori proposte con l’obiettivo di spingerlo all’acquisto.
Dal punto di vista digitale l’esempio più diffuso è quello di Amazon. Se esprimiamo anche solo la preferenza verso un articolo specifico, il sistema in automatico ci consiglierà di acquistare prodotti correlati. Questo ci spinge ad approfondire le proposte o persino ad effettuare più di un acquisto.
Il suggerimento di uno o più articoli però lo riscontriamo anche nel negozio fisico. Possiamo comprare un vestito e ricevere proposte dal commesso per completare l’outfit con scarpe e accessori. Anche un’agenzia di viaggio propone servizi aggiuntivi alla prenotazione effettuata.
Quando la tecnica è adoperata in modo non invasivo può essere percepita dall’utente o cliente come un supporto anziché una strategia di vendita.
Infatti, nel mondo del gioco online, il cross selling è una strategia fondamentale per fidelizzare i clienti. Ad esempio, operatori come 888 sport offrono promozioni speciali per le slot machine 888 agli utenti appassionati di betting. Questa tecnica consente di mantenere alto l’interesse dei giocatori, incoraggiandoli a provare nuovi giochi e a esplorare ulteriori opportunità di intrattenimento. Offrendo bonus, giri gratuiti o pacchetti promozionali specifici per le slot machine, le piattaforme riescono a creare un’esperienza integrata che aumenta il coinvolgimento e la fedeltà del cliente, trasformando ogni visita in un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo e interessante.
Va da sé che, soprattutto in rete, il cross selling può funzionare solo quando i software sono ottimizzati per comprendere e catalogare gli interessi dei potenziali clienti. La proposta di articoli non pertinenti può suscitare, infatti, persino indignazione e generare l’effetto contrario.
Esempi di cross selling riusciti sono quelli che di solito rinveniamo nei negozi di articoli elettronici. All’acquisto dello smartphone viene quasi sempre associato quello della custodia e dell’assicurazione. È importante dunque studiare anche la giusta correlazione tra il prodotto ricercato dall’utente e quello da noi proposto.
Insomma, non dimentichiamo che anche in questo caso, come in molti altri, il prodotto deve comunque soddisfare una reale esigenza del cliente, anche quando lui non sa di averla.
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