Esattamente centotrenta anni addietro, il 20 settembre 1894, a Cefalù, veniva inaugurato il monumento a Nicola Botta, patriota (protagonista dell’insurrezione del 25 novembre del 1856, capitanata da Salvatore Spinuzza) e uomo politico (deputato al Parlamento del Regno d’Italia dal 1864, per sette legislature).
L’amministrazione comunale di allora, guidata dal Sindaco Musso – come proclamato, non senza retorica, nel manifesto rivolto ai concittadini – volle fare coincidere la data di tale evento con il giorno (allora festa nazionale) in cui si celebrava la liberazione di Roma, avvenimento culmine del Risorgimento italiano, occorsa il 20 settembre di ventiquattro anni prima.
Tenne il discorso inaugurale, alla presenza di una gran folla, l’Onorevole Alessandro Paternostro
Carlo La Calce
Il manifesto
Concittadini!
Roma, che per l’Italia ricomposta a Nazione è la maggiore e la più bella delle sue glorie, cui nè tempo nè sventure varranno mai ad offuscare, festeggia solennemente, in una delle cento Città consorelle, nel giorno 20 Settembre d’ogni anno, la sua per ben tredici secoli sospirata liberazione.
E la vostra rappresentanza Municipale, interpretando il sentimento popolare, ha disposto, che la festa d’inaugurazione del monumento al benemerito Cittadino e Patriota Nicola Botta, anch’Egli decorato della medaglia dei liberatori di Roma, avesse luogo nel giorno 20 Settembre, giorno memorando in cui, sull’eterna Città riapparve, raggiante di nuova luce l’altro dei due Soli, che le due strade “faran vedere e del mondo e di Deo”.
Concittadini!
Quel popolo, che onora i suoi prodi, i suoi martiri, i suoi benefattori, onora se stesso, e riafferma nel modo più eminente le sue virtù cittadine, la sua civiltà, il suo patriottismo; e voi, ce ne affida il vostro amore alla terra natale, saprete mostravi all’altezza di sì nobile dimostrazione d’affetto di popolare riconoscenza.
Dal Palazzo di Città lì 12 Settembre 1894
Il Sindaco
Avv. Musso