“Sono ormai tanti anni che ho lasciato la mia presenza durata oltre 10 anni, al Parco della Madonie in qualità di Capogruppo del Psi e quella per quasi ininterrotte due legislature, come Assessore all’Urbanistica e Vicesindaco del Comune di Cefalù.Per quanto ricordo, essenzialmente il Comune di Cefalù a Guarneri e Gibilmanna detiene due zone A di assoluto rispetto e di inedificabilità eppure è stata possibile l’edificazione della palazzina sempre in disuso, del campo da golf.
Il Presidente della Regione non è certamente uno sprovveduto in materie giuridiche e sostiene a spada tratta il completamento dell’opera, ma oggi tutti sono diventati giuristi per impedire opere di grande rilevanza scientifica in un ambiente naturalistico, a Piano Battaglia finalizzate a valorizzare questo significativo ambito territoriale, cuore del Parco delle Madonie.Monte Mufara non è la montagna intatta come si vorrebbe far credere, ma stazione sciistica frequentata da migliaia di persone; a Piano Battaglia si vedono da sempre in sommità l’impianto di arrivo per discendere con gli sci a valle, più recentemente accanto all’impianto di arrivo una cupoletta bianca che si coniuga con il paesaggio innevato e rappresenta una eccellenza scientifica per la rilevazione astronomica, che non viola il paesaggio semmai lo arricchisce.
Debbo aggiungere, infine, che la struttura astronomica GAL Hassin di Isnello e la sua articolazione in vetta a Piano Battaglia, sono il frutto di un lavoro di anni portato innanzi dall’ex Sindaco di Isnello Giuseppe Mogavero, conoscitore ed esperto del territorio del Parco delle Madonie, il quale, grande ambientalista, destava a tutti noi meraviglia, quale medico, per la sua competenza in materia di legislazione urbanistica regionale e di vincoli del Parco delle Madonie.Assumo l’onore e l’impegno di schierarmi a fianco di coloro che hanno programmato e intendono portare avanti la prosecuzione e il completamento del Polo Astronomico Siciliano con la collocazione del FlyEye dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea su monte Mufara.
Ritengo inoltre che sia meno impattante dal punto di vista ambientale un telescopio che viene operato da remoto (impatto zero!) che una seggiovia che porta in vetta migliaia di persone al giorno. “
Luciano Luciani Presidente Istituto Italiano Fernando Santi