Federparchi Sicilia ha incontrato il nuovo assessore regionale all’Ambiente on. Giusy Savarino.Hanno partecipato all’incontro: Marco Mastriani, Coordinatore Territoriale Federparchi Sicilia; Francesco Lo Cascio, Presidente CAI Sicilia; Giancarlo Perrotta e Francesca Virgilio per il Dipartimento Sviluppo Rurale della Regione Siciliana; Salvatore Caltagirone Commissario Ente Parco delle Madonie; Davide Bruno, Direttore AMP Ustica; Salvatore Livreri Console, Direttore AMP Isole Egadi; Calogero Beringheli, Direttore Ente Parco dei Nebrodi; Tommaso Castronovo, Presidente Legambiente Sicilia, Pietro Ciulla, Presidente WWF Sicilia e ovviamente l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, on. Giusy Savarino.
Confronto e collaborazione per una efficace tutela della biodiversità per proseguire un percorso di confronto e collaborazione con la Regione Siciliana e per consegnare copia del documento programmatico 2023-2027, redatto e approvato dal Coordinamento Regionale di Federparchi Sicilia e proseguire nell’attuazione dello stesso.
Molti i punti trattati durante l’incontro che affrontano tematiche ambientali di notevole importanza. Uno dei temi trattati ha riguardato la necessità di modifiche legislative per nuove istituzioni di aree protette in Sicilia, per attuare una revisione del Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve, al fine di istituire nuove aree protette in Sicilia e preservare aree di notevole importanza ambientale, naturale e culturale.
Altro tema affrontato è quello riguardante la necessità di mettere in atto tutti gli sforzi possibili per contrastare il grave fenomeno degli incendi boschivi in Sicilia che purtroppo nella sola stagione antincendio 2023 ha fatto registrare dati allarmanti con oltre 44.000 ettari di superfici andate in fumo, risultando la regione più colpita in Italia.
Altro punto trattato ha riguardato la necessità di porre maggiore attenzione alla tutela dei SITI NATURA 2000, con la possibilità per esempio, ove essi ricadano all’interno di aree protette, di individuare lo stesso ente gestore dell’area protetta come ente gestore del Sito Natura 2000 e di poter individuare anche gli enti gestori degli altri SITI NATURA 2000 esistenti al di fuori del perimetro di aree protette già esistenti, ma che rappresentano certamente dei siti di particolare pregio naturalistico e ambientale. Dall’incontro è emersa anche la richiesta da parte degli enti gestori delle aree marine protette di poter riconoscere gli stessi come autorità competente al rilascio per il parere sulle valutazioni di incidenza ambientale per le aree di competenza e non limitarsi al solo rilascio di un parere preventivo.
Altri punti affrontati hanno riguardato la necessità di avere una norma regionale che consente il riconoscimento di una Rete Escursionistica Siciliana, consentendo non solo di poter valorizzare attraverso la fruizione l’importante patrimonio naturalistico, ambientale e culturale siciliano, ma porre in essere un’azione di valorizzazione e fruizione dei tanti rifugi esistenti all’interno delle aree protette e dei demani forestali, utilizzati in maniera parziale o non utilizzati del tutto.
Infine sul tema dell’emergenza in atto per gli abbattimenti selettivi di ungulati, si chiede di vigilare e monitorare il fenomeno con molta attenzione, al fine di considerarlo tale, ovvero un’emergenza e non uno stato permanente di interventi anche perchè è necessario fare presto un’analisi dei dati raccolti a livello regionale e delle ulteriori possibili soluzioni da mettere in campo.
Per concludere si è anche parlato della necessità di rilanciare l’attività dei parchi regionali, anche attraverso un’azione di aggiornamento normativo e di maggiore collaborazione e inclusione con i territori coinvolti, al fine di coinvolgere il più possibile le comunità locali per una più forte azione di tutela ambientale e promozione territoriale.