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“Il fuoco della memoria”. Un docufilm per scuole e Università sulle stragi del ’92 di Capaci e via D’Amelio

Un docufilm per scuole e Università sulle stragi del ’92 di Capaci e via D’Amelio
Si presenta il 3 settembre all’ARS, anniversario dell’omicidio del generale Dalla Chiesa
Un racconto per immagini di alcuni incontri fra studenti e testimoni diretti di quegli anni. Un docufilm di alta valenza educativa destinato alle scuole e alle Università.
Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria è il titolo del docufilm realizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo diretto dal professore Costantino Visconti. La regia è di Ambrogio Crespi ed è un prodotto creato nell’ambito del progetto Per la legalità contro le mafie finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il docufilm sarà presentato a Palermo martedì 3 settembre alle 16.30 nella Sala Mattarella e nella Sala La Torre dell’Assemblea Regionale Siciliana, in Piazza del Parlamento 1. La proiezione è organizzata sotto l’egida della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia presieduta dall’onorevole Antonello Cracolici.
Un’opera appassionante che raccoglie e trasforma in immagini l’intenso lavoro condotto dai docenti e studenti del Dipartimento dell’Ateneo palermitano in occasione del trentennale degli attentati del 1992. Nel corso dell’attività laboratoriale prevista dal progetto sono stati organizzati una serie di incontri tra gli studenti universitari e alcuni testimoni diretti delle vicende di quegli anni, tra i quali Fiammetta Borsellino, Giuseppe Di Lello, Piero Grasso e Piero Melati.
Dall’esperimento compiuto è nato il docufilm che con efficacia racconta l’intensità e lo spessore degli incontri. Per il suo racconto per immagini il regista ha utilizzato l’approccio documentaristico coniugando magistralmente il registro delle emozioni con quello della narrazione critica. Gli incontri si rivelarono talmente densi ed emozionanti che si decise allora di trovare lo strumento comunicativo migliore per condividere il più possibile l’esperimento compiuto, sostanzialmente fondato sulla trasmissione orale e per immagini della memoria.
Assisteranno alla proiezione dirigenti scolastici, docenti e una rappresentanza di studenti di scuole siciliane. Interverranno il Presidente della Commissione antimafia all’ARS Antonello Cracolici, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro e il Direttore del Dipartimento di Scienze politiche Costantino Visconti.
“Il 3 settembre 1982 è una delle giornate simbolo della lotta alla mafia, quella della strage di via Carini, in cui la mafia ha ucciso il prefetto di Palermo e generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo – dice il Presidente Antonello Cracolici –. Abbiamo voluto promuovere un’iniziativa congiunta con la Scuola siciliana e l’Università per rilanciare la necessità di un lavoro sulla memoria collettiva che non si limiti a raccontare la storia di quanto è successo, ma che riporti il contrasto alle mafie alle necessità di oggi, per affinare la capacità di lettura del fenomeno mafioso e per far sì che non ci sia più consenso sociale, complicità, o, peggio ancora, indifferenza da parte dei più giovani”.
“L’Università si misura con i bisogni della Scuola per alimentare una memoria consapevole su Falcone e Borsellino – dice il professore Costantino Visconti -. Il docufilm che abbiamo realizzato è uno strumento che offriamo per ampliare la capacità del sistema scolastico di sollecitare un pensiero critico sul nostro passato e sulle sfide contro le mafie del presente”.
“La Scuola è da molti anni impegnata con progetti e attività di educazione alla legalità – dice il Direttore dell’Usr Sicilia Giuseppe Pierro -. Oltre a questo, già in altre occasioni ho evidenziato l’importanza di avvicinare i giovani al cinema perché credo nel valore del cinema per far riabituare ragazze e ragazzi alle emozioni, a risvegliare in loro l’empatia e imparare a comprendere i sentimenti altrui”.

redazione

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