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I gioielli in pelle di Tulsi: la tradizione artigianale italiana

La tradizione artigianale del nostro Paese si esprime in tutta la sua potenza grazie al design di Tulsi, marchio italiano che propone una selezione ricercata di gioielli in pelle che mostrano il connubio perfetto di bellezza ed eleganza. Uno dei fiori all’occhiello della collezione di questo brand va individuato nei bracciali: per esempio il tradizionale bracciale in pelle è stato oggetto di una vera e propria rivisitazione che ha portato a reinterpretarlo in modo da adattarlo ai trend del momento e alle evoluzioni della moda attuale. Tulsi è un marchio in costante evoluzione, e non a caso i progetti futuri sono tanti.

Le proposte per il futuro

Nel novero dei modelli in vista ci sono alcuni pezzi caratterizzati dalla presenza di elementi in argento. Più nel dettaglio, sono bracciali realizzati in pelle intrecciata che sono montati su argento e dotati di dettagli in pietre dure. Si tratta di versioni nuove, ma si può parlare di gioielli veri e propri, studiati e messi a punto per andare incontro alle esigenze di quei clienti che non si accontentano della normalità ma desiderano qualcosa di molto importante. Tulsi, per altro, esporta il meglio della tradizione artigianale in tutto il mondo: questi nuovi bracciali in pelle per esempio hanno debuttato in Giappone. E la scelta del Sol Levante non è casuale, dal momento che quello nipponico è ritenuto un mercato decisamente esigente: il che vuol dire che, funzionando in Giappone, un prodotto di sicuro potrà ottenere un notevole successo anche altrove.

I punti di forza del marchio

Uno dei tratti peculiari di Tulsi gioielli in pelle è rappresentato dalla creazione manuale di tutti i pezzi. Proprio così: ogni accessorio è realizzato completamente a mano. Alla base di questo progetto, poi, ci sono degli elementi che sono ritenuti indispensabili e dai quali non si può prescindere: la ricerca dei più alti standard di qualità, la scelta accurata delle materie prime e la decisione di puntare totalmente sul Made in Italy. Non si tratta solo di una questione di principio, ma di una realtà concreta: per esempio la pelle proviene dalla Toscana, e viene messa a disposizione da un consorzio che comprende alcune concerie di Santa Croce che si occupano della lavorazione della pelle per mezzo di tecniche tradizionali, vale a dire con metodi naturali ed evitando di impiegare sostanze chimiche. Ma il Made in Italy riguarda anche le parti in metallo e gli accessori: anche in questo caso molti arrivano dalla Toscana. Solo i cristalli non sono italiani, ma c’è una ragione più che valida: stiamo parlando, infatti, di cristalli Swaroski, un nome che già di per sé è indicativo della qualità che li caratterizza.

Come vengono realizzati i gioielli

A questo punto, alla luce della procedura di creazione manuale dei gioielli, qualche lettore si potrebbe domandare quanto tempo ci voglia per realizzare un accessorio solo. Ebbene, non si può dare una risposta precisa a questo interrogativo, dal momento che non è possibile quantificare le tempistiche: tutto dipende dalle caratteristiche dei bracciali, e nello specifico dal livello di complessità che li contraddistingue. L’obiettivo è ovviamente quello di ottimizzare i tempi di lavorazione, tenendo conto del fatto che ci sono circa 200 modelli in catalogo. E sono tutti diversi tra di loro: alcuni pezzi sono semplici, altri borchiati, altri ancora complessi ma comunque eleganti.

La collezione di Tulsi

La collezione di Tulsi è decisamente eterogenea e variegata, proprio per andare incontro ai gusti più diversi e assecondare qualunque tipo di preferenza da parte dei clienti. Ci sono varie linee: da quelle raffinate ed eleganti a quelle sportive. Un vero simbolo della bellezza delle proposte del marchio può essere individuato in Ginger, un bracciale molto semplice ma al tempo stesso piacevole che incontra un significativo gradimento da parte degli utenti. Va comunque detto che i modelli sono numerosi e in costante evoluzione, con molteplici varianti e una eccezionale gamma di finiture per accontentare le richieste di più mercati. Il laboratorio che si occupa della produzione, infatti, è solo il punto di partenza di un’attività che riguarda anche la distribuzione, sia in Italia sia – come abbiamo visto – fuori dai confini nazionali. Un’avventura tutta italiana che con gli anni ha conquistato i favori del pubblico, grazie alla ricerca dei più alti standard di qualità e al desiderio di puntare su materie prime straordinarie.

Redazione

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