Si fa seguito alla provocatoria nota del 24/06/2024, rimessa all’Istituto Italiano Fernando Santi e ad altri organismi di rappresentanza nazionale e regionale, di diffida e messa in mora – esclusione socio – ai sensi dell’art.13 dello statuto a firma del Presidente del Consiglio d’amministrazione del Gal Etna e al dibattito tenuto dai soci del Gal Madonie nella Sala Consiliare di Castellana Sicula, venerdì 18 luglio 2024, quando, con serietà e compostezza, è stato discusso, “il cosiddetto improprio stato di morosità dei soci pubblici e privati” ammontante a oltre 300 mila euro, riguardante molteplici rappresentanze sindacali e imprenditoriali, ciascuna chiamata a coprire passività, talune superiori a € 20.000.
Nella circostanza è stato fatto rilevare dallo scrivente, e per la verità dal Presidente del Gal Isc Madonie, che la presenza di organismi di rappresentanza nazionale e regionale dell’Associazionismo dei servizi, della produzione e del sociale, da e ha dato forza, consistenza e ampia rappresentanza della società siciliana ai Gal, la cui popolazione e le istituzioni locali hanno beneficiato di milioni di euro, per cui appare intollerabile ciò che sta accadendo, mentre le cosiddette parti private, anche quelle locali, appaiono sempre più marginalizzate e prive di poteri gestionali, peraltro in spregio alle stesse normative istitutive e gestionali.
Le rappresentanze nazionali e regionali sono certamente soddisfatte di aver sostenuto le rappresentanze istituzionali locali nell’acquisizione di strumenti economici e finanziari, regionali, statali ed europei, ma non possono e non debbono essere caricate di quote di perdite di esercizio, di fondi consortili, ed altro.
Relativamente alle questioni poste dalle rappresentanze del Gal Etna, in questa fase, l’Istituto Italiano Fernando Santi, che unitamente ad altri organismi nazionali rappresenta e tutela una platea stimata in 80 milioni tra iscritti all’Aire ed oriundi italiani di seconda, terza e quarta generazione, nel richiamare la propria corrispondenza (vedasi nota prot. 184 del 22/10/2021, nota prot. 34 del 12/02/2022, pec del 21/04/2022, nota prot. 68 del 10/05/2022 inviata via pec) con la quale sono state censurate le improprie modalità degli organi di gestione di rapportarsi con i soci e con le rappresentanze associative nazionali e regionali, comunicando in data 10/05/2022 finanche il proprio recesso anche giusta causa ex art.2119 Codice Civile ed espresso il rifiuto a coprire perdite, assume invece che vanno ripianate attraverso un’oculata gestione dei fondi acquisiti, realizzando economie di gestione.
Si invitano pertanto i Presidenti del Gal in indirizzo e i loro organi di gestione, al fine di evitare sgradevoli conseguenze politiche ed istituzionali e di diverso altro ordine, a ridisegnare e ad attenersi a corretti modi di conduzione dei Gruppi di Azione Locale per l’istituzione dei quali le forze politiche e sociali si sono battute; pertanto non potrà essere tollerata una deriva inappropriata al ruolo affidato ai Gruppi di Azione Locale.
Il Presidente
Luciano Luciani