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“A rischio collasso l’unità operativa di gastroenterologia del Policlinico di Palermo. Manca il personale necessario per assicurare i turni”

Tredici infermieri, 3 Oss e un Operatore Tecnico addetto all’Assistenza, a fronte di 20 posti letto e del servizio negli ambulatori. Questo lo stato dell’arte dell’Unità operativa di Gastroenterologia del Policlinico di Palermo, “una situazione gravissima che rischia di determinare il collasso del reparto” affermano  Gaetano Mazzola, coordinatore del Dipartimento Sanità Pubblica della Cisl Fp Palermo Trapani e Salvatore Lo Piccolo, segretario aziendale Cisl Fp Palermo Trapani al Policlinico di Palermo, che su questo tema hanno scritto una nota indirizzata al Rettore dell’ateneo, Massimo Midiri, al commissario straordinario del Policlinico Maria Grazia Furnari, al direttore dell’Unità operativa di gastroenterologia, Calogero Cammà.

“Da tempo sottolineiamo le gravi criticità assistenziali rilevate nel reparto di Gastroenterologia – dichiarano Mazzola e Lo Piccolo – e non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla nostra richiesta di potenziare l’organico e di individuare soluzioni  indispensabili per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori. Registriamo solo il silenzio assoluto”.  Parte dell’organico, come sottolinea la Cisl Fp, è anche assegnata alla gestione degli ambulatori di gastroenterologia e di endoscopia. “È di palese evidenza che – proseguono Mazzola e Lo Piccolo-  con il personale disponibile , risulta impossibile assicurare la copertura dei 5 turni della degenza. Con l’attuale organico è stato possibile garantire livelli minimi assistenziali grazie agli innumerevoli sacrifici espletati dagli operatori, che hanno effettuato più rientri sul giorno di riposo e cambi turno repentini. Le unità infermieristiche sono continuamente sottoposte ad attività demansionanti data la grave carenza del personale di supporto.

I pochi operatori socio sanitari sono allo stremo delle forze psicofisiche, impossibilitati ad assicurare le cure igienico alberghiere per i 20 degenti, cure indispensabili ancor di più visto che i pazienti sono affetti da patologie gastrointestinali. Tutto ciò ha generato una grave situazione di stress da lavoro correlato a un incremento esponenziale del rischio clinico assistenziale”. Per la Cisl Fp non è più possibile una “gestione simile che ormai non ha più carattere emergenziale, ma di cronicità. Serve un urgente e immediato intervento per il ripristino di un adeguato standard assistenziale nel rispetto dei criteri di sicurezza e dei diritti legittimi sia degli operatori che sia degli utenti. Non si può rimandare la soluzione del problema all’attivazione degli avvisi pubblici in corso di espletamento”.

redazione

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