In Sicilia lo spettacolo dal vivo è regolato da due leggi di settore che, se non venissero mortificate di anno in anno e di governo in governo, sarebbero anche delle ottime leggi!Da diversi anni, assistiamo a un’erosione costante delle risorse economiche destinate al finanziamento di queste leggi, nonostante aumentino i beneficiari!
Nel frattempo all’ARS, sempre più distante dagli interessi reali della Sicilia, con provvedimenti ad personam in finanziaria, vengono assegnate a pochissimi organismi dello spettacolo (alcuni anche appena costituiti ad hoc) ingenti risorse economiche senza un bando pubblico, “fuori legge (di settore), fuori mercato e fuori controllo”, con un unico requisito: avere un “santo” a Sala delle Lapidi!
Il risultato è una sperequazione evidente, una concorrenza sleale, una mortificazione non più sopportabile: 16 enti incassano cifre pari a quelle destinate agli oltre 240 che accedono alle leggi di settore del FURS.In Sicilia, 103 enti che operano nel teatro nella danza e nella musica NON CI STANNO PIÙ e convocano gli STATI GENERALI DELLO SPETTACOLO SICILIANO a partire da questo documento redatto e inviato agli organi di stampa locali e nazionali e a tutte le autorità interessate e competenti !
Non vogliamo essere INCLUSI in questa mangiatoia, vogliamo che questa mangiatoia venga abolita una volta per tutte e soprattutto che tutti gli operatori dello spettacolo dal vivo siciliani possano avere leggi di settore adeguatamente finanziate, all’altezza dei loro bisogni, obiettivi e traguardi, e che ogni occasione, ogni opportunità sia, di diritto, uguale per tutti, così come le regole!Chi vuole diffondere e condividere ama il teatro la danza e la musica nella sua migliore espressione!
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