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Ospedale “Giglio” di Cefalù, oggi sottoscritto l’accordo per l’incremento delle ore contrattuali dei 17 lavoratori addetti al servizio di pulizia, di cui 11 dipendenti della Pfe spa e 6 della Bsf srl.“Esprimiamo apprezzamento – dichiarano per la Filcams Cgil Palermo il segretario generale Giuseppe Aiello e il segretario provinciale Manlio Mandalari – per una vertenza che ha avuto origine nel periodo della pandemia, in cui i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto hanno di fatto garantito il servizio, esponendosi a tutti i rischi del caso, e assicurando un quantitativo di ore supplementare importante. E’ un riconoscimento per l’impegno profuso dal personale, che non si è mai tirato indietro e ha continuato a prestare puntualmente il servizio in un ospedale adibito come altri nel territorio a centro Covid”.


“Gli incrementi ottenuti – aggiungono Aiello e Mandalari – altro non sono che la cristallizzazione del lavoro supplementare strutturato e riferito all’ultimo anno, prescindendo dai servizi accessori del periodo della pandemia.  Per alcuni lavoratori siamo riusciti a ottenere incrementi da 24 ore fino a 36 ore settimanali mentre altri, che erano contrattualizzati a 18 ore, hanno raggiunto le 24 ore settinanali. Gli stipendi erano fermi da almeno 10 anni, adesso sono stati incrementati in base al quantitativo di lavoro svolto”.  
La vertenza è stata lunga e complessa, un lavoro durato 12 mesi portata avanti grazie all’imprescindibile supporto e contributo delle rappresentanze sindacali sull’appalto, perché l’azienda, afferma la Filcams, non era disponibile a riconoscere il diritto acquisito dai lavoratori. “Un attimo prima del deposito dei ricorsi legali per il riconoscimento dei diritti acquisiti, l’azienda – continuano i segretari Filcams Aiello e Mandalari – ha fatto marcia indietro ed è iniziata la trattativa che ci ha portati oggi alla sottoscrizione dell’accordo, che altro non è che un primo step. Ci attendono altri incontri per procedere con ulteriori e successivi incrementi. In questa sede siamo riusciti anche a far riconoscere gli straordinari svolti e non ancora retribuiti durante alcuni mesi del 2023”.