Ancora incursioni di suidi e daini nei pascoli e nei terreni agricoli delle Madonie. Negli ultimi giorni branchi di suidi hanno arrecato pesanti danni ai pascoli nel territorio di Geraci Siculo, mettendo ancora una volta con le spalle al muro gli allevatori locali che dovranno provvedere con un pesante esborso al sostentamento dei propri animali, acquistando il fieno necessario. Fieno che, tra l’altro, è stato sotto attacco di recente nel territorio di Gangi e San Mauro Castelverde, dove ancora suidi e daini hanno danneggiato e saccheggiato le coltivazioni. “I suidi si spostano ormai a branchi anche di 50 esemplari – racconta Salvatore Nasello, allevatore madonita e vicepresidente della Cia Sicilia Occidentale – e dove arrivano lasciano deserto e devastazione. Danneggiano terreni, ma anche recinzioni e sono un pericolo per la sicurezza non solo di mandrie e greggi, ma anche per le persone e la viabilità. Hanno già distrutto gran parte del sottobosco del Parco delle Madonie e la loro ricerca di cibo li ha portati praticamente a trasferirsi nei terreni adibiti a pascolo e coltivazioni di qualsiasi tipo”.

“Apprezziamo le azioni che stanno mettendo in campo in queste settimane la Regione e l’ente Parco delle Madonie – dichiara Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale – ma crediamo che si possa e si debba fare di più. L’incremento della popolazione di suidi e daini è fuori controllo purtroppo da anni e davanti a certi numeri servono azioni più incisive e più a tappeto per arginarne la diffusione”.