“Lo diciamo da tempo, è inaccettabile che il lavoro, che dovrebbe essere luogo di realizzazione e crescita professionale, sia invece causa di incidenti così gravi. Siamo vicini alla famiglia dell’operaio Mario Cirrincione, quasi cinquantenne,rimasto vittima, a causa del crollo di un muro di una abitazione a Campofelice di Roccella, su cui stava lavorando. Siamo stanchi di assistere a questa scia sangue”.

Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Danese segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani intervenendo sull’ennesimo incidente mortale sul lavoro, stavolta avvenuto a Campofelice di Roccella nel palermitano, dove un operaio è rimasto vittima del crollo del muro di un’abitazione in ristrutturazione in via Madonnina a Campofelice di Roccella nel palermitano. “Le indagini chiariranno le dinamiche ma per noi resta inaudito e inaccettabile morire così. Servono controlli in tutti i cantieri perché le regole devono essere sempre rispettate”. Sul tema della sicurezza la Cisl sta avviando a livello nazionale una mobilitazione contro le morti e gli infortuni sul lavoro, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione, per discutere di un decalogo scritto dalla confederazione sulle richieste del sindacato. “Bisogna aumentare il numero degli ispettori del lavoro, maggiore prevenzione, formazione, le garanzie sugli appalti pubblici vanno estese ai grandi cantieri privati e serve una stretta penale per le aziende che non rispettano le regole. Dalle scuole bisogna ripartire, poi, perché serve diffondere nei nostri territori una vera e propria cultura della sicurezza, perché sulla vita dei lavoratori non si può né fare economia né essere superficiali”.

Fra le proposte nazionali della Filca Cisl c’è dunque: la formazione obbligatoria preventiva sulla sicurezza a tutti coloro che entrano in cantiere, come prerequisito per l’avvio di attività~edile in Camera di Commercio per garantire che le nuove imprese siano preparate alle sfide che il mercato impone; l’introduzione della figura del promotore della sicurezza, un consulente per le attività ispettive e ancora alfabetizzazione edile per gli stranieri; una cartella digitale del cantiere trasparente per tutti gli appalti e garanzia dei lavori privati di mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto.

“Una tragedia dietro l’altra, ormai è un continuo, oggi è una giornata che rattrista tutti. Neanche il tempo di portare a termine un’azione di sciopero per rivendicare più sicurezza e denunciare quanto accade ogni giorno nei cantieri edili. E già piangiamo un nuovo morto”.
Lo dice con sgomento il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo anche perché l’ultimo morto sul lavoro, a Campofelice di Roccella, è Mario Cirincione, un operaio di 49 anni, iscritto alla Fillea Cgil, un militante che frequentava abitualmente le sedi sindacali e con il quale la Fillea aveva un rapporto stretto.
“Siamo senza parole. Esprimiamo innanzitutto il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia – dichiara  Ceraulo –  Di nuovo una tragedia in un cantiere privato, dove si stava  intervenendo nella fase della messa in sicurezza del muro di recinzione di una villa in ristrutturazione, tra Campofelice e Lascari. Il muro è crollato e l’operaio è rimasto travolto. Adesso bisognerà capire se erano stati presi i dovuti accorgimenti e fatti i rodaggi necessari per capire in che condizioni si trovava il muro. Ci si interroga sulle misure di sicurezza adottate. Tutte domande che ci facciamo e vorremmo una riposta per capire la dinamica di questo tragico infortunio. Di sicuro l’operaio non ha avuto scampo”.
“Oggi abbiamo scioperato e la dimostrazione che la protesta era necessaria è esattamente quello che si è verificato oggi, la morte di un altro operaio nei cantieri palermitani, che lascia sgomenti e che impone a tutti di intervenire senza se e senza ma – aggiunge Ceraulo –  E’ anche difficile da dire, ma per noi vale lo stesso principio, sia che si tratti di un morto, di due o di cinque: la reazione non può che essere la stessa.  Chiederemo con forza il tavolo di monitaraggio. A questo punto andremo dal prefetto perché diventa fondamentale il tavolo su salute e sicurezza nei cantieri edili”.