Dopo 7 anni di buio, in cui ha attraversato anche i meandri della Serie C, il Palermo sta iniziando a sognare finalmente il ritorno nel calcio che conta. L’anno scorso i rosanero terminarono al nono posto il campionato cadetto e l’obiettivo minimo di questa stagione è quello di partecipare almeno ai playoff. Un traguardo tutto sommato alla portata, considerando anche che di questi tempi i siciliani stanno mettendo in cascina punti preziosi e che vantano un piccolo vantaggio sulle dirette inseguitrici. Insomma, i ragazzi di Eugenio Corini hanno tutte le carte in regola per poter tentare il grande salto. D’altro canto, in estate gli sforzi sul mercato erano stati profusi e avevano portato anche ad innesti importanti.
Il difensore Fabio Lucioni, reduce dall’esperienza al Frosinone, è stato prelevato dal Lecce. Mamadou Colulibaly, invece, è arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Salernitana per rinforzare il centrocampo. In avanti, infine, sono arrivati due giocatori d’esperienza come Leonardo Mancuso e Federico Di Francesco, rispettivamente in prestito con obbligo di riscatto dal Monza e a titolo definitivo dal Lecce. Il campionato in corso è partito alla grande e inizialmente sembrava ripagare subito le intuizioni per i vari investimenti. Nelle prime 4 giornate il Palermo aveva conseguito un pareggio e 3 vittorie, precisamente ai danni di Reggiana, Feralpisalò e Ascoli, mentre in Coppa Italia è stato eliminato già ad agosto dal Cagliari.
La prima sconfitta in Serie B è sopraggiunta nel quinto match per mano del Cosenza, in casa, per 0-1. Subito dopo, però, sono arrivati altri 3 successi di fila, contro Venezia, Sudtirol e Modena. Al pari interno con lo Spezia per 2-2 sono seguiti 2 ko: un 1-2 col Lecco tra le mura amiche e un 1-0 sul campo della Sampdoria. Dopo la vittoria al Barbera per 1-0 sul Brescia, tuttavia, il rendimento è calato e il Palermo non ha più conservato la continuità di prima, tornando a vincere solo a metà dicembre contro il Pisa, grazie ad un rocambolesco 3-2. Anche a Santo Stefano non sono mancate le emozioni, con i siciliani che hanno battuto con lo stesso risultato la Cremonese.
Il 2024 non è iniziato nel migliore dei modi. Nelle 3 gare di gennaio i rosanero hanno vinto solo contro il Modena, portando a casa un 4-2, mentre hanno perso a Cittadella per 2-0 e pareggiato col Catanzaro per 1-1. Le statistiche rimangono comunque positive e, ad onor del vero, nemmeno la promozione diretta sembra essere un miraggio. Non è necessario vincere il campionato: anche il secondo posto basta per scacciare via il fantasma dei playoff e risalire prontamente in Serie A e infatti anche le quote per puntare sulla Serie B tengono in considerazione lo scenario di un exploit dei rosanero. Il Parma capolista non è irraggiungibile, ma al momento risulta indubbiamente più comodo mettere nel mirino Cremonese, Venezia e Como.
Insomma, il Palermo di oggi ha tutti i requisiti per tornare in Serie A. L’ultima volta i siciliani si piazzarono penultimi e furono costretti a cambiare molteplici allenatori nel corso della stagione, da Ballardini a Bortoluzzi, passando per De Zerbi, lo stesso Corini e Lopez. Era l’anno dell’ultimo Zamparini, poi sostituito dall’ex inviato de “Le Iene” Paul Baccaglini, diventato a sorpresa presidente. Una carica che durò ben poco: dal 2019 è Dario Mirri ad avere in mano le redini della società e con tutta probabilità sarà proprio lui a riportare il Palermo nel massimo campionato.
La colossale diga cinese delle Tre Gole non è solo un prodigio ingegneristico. Ha rallentato…
Una recente svolta giurisprudenziale chiarisce che un testamento non è nullo solo per pressioni familiari.…
Dal 2026, l'Agenzia delle Entrate avrà accesso ai dati delle criptovalute. Fine dell'anonimato per Bitcoin…
Attenzione alla nuova truffa SMS sul pedaggio autostradale! Non cliccare il link: è un raggiro…
Scopri chi potrà tornare al mercato tutelato nel 2025, beneficiando di condizioni più stabili. Evita…
Scopri come ridurre spese e consumi in casa senza sacrifici. Gestisci al meglio risorse, energia…